ecomafie1TROIA – Un giro d’affari di 22 miliardi di euro e quasi 30.000 reati accertati all’anno, cioè 80 al giorno (4 reati all’ora). Sono questi i numeri e i volumi del business delle “ecomafie”. Un business che è arrivato a contare ben 324 clan e che cresce costantemente attraverso attività come lo smaltimento illegale di rifiuti, le cementificazioni selvagge e le frodi nel mercato agroalimentare. Più della metà del numero complessivo dei crimini (ben 14.736) si concentra nelle quattro regioni del sud a tradizionale presenza mafiosa con 12.732 denunce, 71 arresti e 5.127 sequestri. Ma la regione italiana che concentra il maggior numero di reati ambientali è la Puglia. Un dato preoccupante che, tuttavia, testimonia anche il capillare lavoro di monitoraggio e controllo svolto dalle forze dell’ordine e sostenuto da un Accordo quadro promosso dalla Regione Puglia.

La parte del leone, in questo quadro, la fanno i crimini legati al ciclo dei rifiuti, che sono giunti a quota 7.244 all’anno, cioè quasi 20 al giorno. E impressionante è anche il quantitativo di rifiuti sequestrati in questo ultimo anno e mezzo: in appena 16 inchieste di questo tipo sono stati bloccati da provvedimenti giudiziari più di tre milioni di tonnellate di veleni. E molti di questi veleni sono anche da noi in Capitanata, un terra che ultimamente ha fatto segnare troppi casi di ecomafie, tra discariche abusive di rifiuti tossici, devastazioni paesaggistiche e infiltrazioni mafiose nelle istituzioni.

Di questo parleremo domani, Venerdì 18 Marzo alle 19.00, a Troia, a Skantinato 58, con la Presidente Nazionale di Legambiente Rossella Muroni, il Presidente di Legambiente Puglia Francesco Tarantini, l’Assessore Regionale all’Ambiente Mimmo Santorsola e con il Consigliere comunale di Troia Giuseppe Beccia. Ma nel dibattito interverranno anche Sasy Spinelli, coordinatore provinciale di Libera, Sara Nazzaro dell’Unione degli Studenti e Enea Abbaticchio di Link-Coordinamento Universitario. Coordinerà l’incontro il direttore del quotidiano “L’Attacco” Piero Paciello.

Sarà anche l’occasione per lanciare la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti di Mafia del 21 Marzo e sarà, infine, una iniziativa a sostegno del SI al Referendum del 17 Aprile per fermare le trivellazioni petrolifere. Perché la battaglia a difesa del territorio, contro mafie e corruzione e quella a tutela dei mari e per un nuovo modello energetico, sono battaglie che vanno di pari passo.