capriolo garganicoUn nuovo esemplare di Capriolo Garganico, simbolo del Parco Nazionale del Gargano, è stato ritrovato ai margini della Foresta Umbra, da agenti del Copo Forestale dello Stato. A dare la bella notizia al Presidente del Parco Nazionale del Gargano, Stefano Pecorella, il Comandante Provinciale, dr.ssa Angela Malaspina.

L’esemplare femmina, di circa un anno di età, si trovava ai margini della Foresta Umbra, in un’area recintata, dove veniva tenuta in cattività da un allevatore. L’animale in buono stato di salute viene adesso trattenuto presso lo stesso recinto, per evitare traumi ulteriori, in attesa che il Servizio Veterinario dell’ASL di Foggia e il personale dell’Ente Parco definiscano le modalità ed il luogo di spostamento, per garantire di nuovo la libertà alla giovane femmina di capriolo italico.

Il capriolo garganico è una specie autoctona in via d’estinzione che è possibile trovare esclusivamente nella Foresta Umbra e nelle zone limitrofe dove crescono le faggete ad alto fusto.

Il ritrovamento di oggi segna un importante momento per la ricerca scientifica per due motivi: si tratta del primo esemplare allevato in cattività di cui si ha notizia nel Parco Nazionale del Gargano, l’animale risponde infatti al richiamo dell’allevatore, e la specie risulta essere spesso inavvicinabile. Questa circostanza consentirà un importante caso di studio e potrà fornire informazioni utili dal punto di vista genetico, morfologico ed etologico.

 

“Ringrazio il Comandante Malaspina, del Corpo Forestale dello Stato – dichiara il Presidente Pecorella – per la brillante operazione che ha portato il ritrovamento di un magnifico esemplare di capriolo garganico e per aver, ancora una volta, egregiamente operato per la tutela del Parco Nazionale. Prezioso è infatti il costante lavoro di vigilanza in area protetta che sta segnando numerosi successi, come le recenti operazioni antibracconaggio e di denuncia di vari abusi edilizi, oltre che sul fronte della lotta all’illecito sversamento ed abbandono dei rifiuti.

Al riguardo, si sottolinea come sono stati importanti i progetti di conservazione e tutela della specie autoctona realizzati dal Parco per salvare, nel vero senso della parola, questi bellissimi animali. Purtroppo, questa specie è nelle mire di uomini senza scrupoli che non comprendono quanto sia importante evitare l’estinzione di una razza che contribuisce a mantenere in equilibrio Il delicato rapporto tra uomo e natura.

Garantiremo le cure e le attenzioni necessarie al giovane esemplare – conclude Pecorella –. Sarà comunque necessario verificare le circostanze inerenti il ritrovamento in stato di cattività dell’animale che è bene ricordare essere specie protetta.”