Il dott. Costanzo Di Iorio, Tenente Colonnello Medico dell’ Esercito Italiano, è stato Sindaco di Torremaggiore dal 22 maggio 2012  all’ 8 aprile 2015 in quota UdC alleato con il centro sinistra. Dopo questa esperienza amministrativa è oggi impegnato a tempo pieno solo in ambito  professionale ed  ha chiuso con la politica attiva. Per Di Iorio durante il suo mandato il PD locale  è stato un freno alla sua azione programmatica. L’Ufficiale Medico lancia un monito a tutti i candidati: fate attenzione ai personaggi che stanno girando tra tutte le coalizioni, state attenti a chi mettete in lista. Ed infine rasserena tutti: in futuro non avrò alcun incarico politico ed amministrativo né diretto né indiretto.

Dott. Di Iorio, l’UdC nel 2012 alleato con il PD alternativo ad altre coalizioni. Oggi quali sono le ragioni dell’appoggio dell’ UdC al candidato sindaco Monteleone, che ieri era avversario?

Molto semplice. Il fatto di condividere in consiglio comunale anche se su due fronti differenti le visioni amministrative ha dato la possibilità alla dirigenza dell’UdC  di poter apprezzare le capacità del dott. Lino Monteleone. Molte volte in consiglio comunale anche grazie al suo intervento abbiamo migliorato la nostra azione decisionale su temi molto delicati della nostra comunità locale.

A suo avviso quali sono state le ragioni del fallimento del matrimonio politico tra Pd e UdC nel 2012?

Dopo due mesi dal mio insediamento sono iniziate le prime frizioni ed i primi ricatti. Ho preteso sin da subito dei chiarimenti sulla base di ciò che era stato indicato in sede di consiglio comunale. Voglio ricordare che quattro consiglieri, di cui tre del PD si erano schierati contro il loro partito. L’approccio era diventato molto direttivo, qui comando io e basta. Sono io che ho avuto il coraggio di sfiduciare il mio ex vice sindaco con il successivo passaggio del PD all’opposizione.

Vuole lanciare qualche suggerimento a chi è alleato con il PD di Torremaggiore oggi?

Il Sindaco non è un burattino in mano ai consiglieri comunali, un primo cittadino deve assumersi le sue responsabilità. Quando mi sono reso conto nel mio mandato che il PD era un ostacolo all’attuazione del programma di governo ho dovuto prendere delle decisioni. La deriva autoritaria non doveva esserci nella mia coalizione e quindi occorreva  modificare il passo.

Di cosa è orgoglioso della sua azione amministrativa?

Se a breve nell’ ex Ospedale San Giacomo di Torremaggiore sarà attivata la riabilitazione è merito mio. Tra altri progetti che ho portato avanti cito: la riapertura del Museo Civico al Castello Ducale, la messa in sicurezza della struttura della Ex Biblioteca grazie a due finanziamenti del GAL, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, il prosieguo dell’iter per le case popolari, la riapertura a breve della Villa Comunale, con tutti gli errori fatti dall’Ufficio Tecnico che hanno causato ritardi nell’attuazione dei lavori. Parlo anche di iniziative atte a valorizzare il nostro olio, la realizzazione del nuovo cimitero che ho realizzato mettendo al centro il cittadino.  Ho fatto sempre gli interessi della mia città. Sulle ordinanze in ambito sanitario che ho emanato sono stato massacrato mediaticamente, ma basta andare a vedere il Registro provinciale dei Tumori per rendersi conto che avevo ragione a non sottovalutare quei numeri. La mia era una battaglia che andava nell’ottica di salvaguardare la salute dei miei concittadini e la rivendico.  Quando sono uscito da Palazzo di Città ho lasciato il bilancio in attivo. Ho tagliato sulla spesa elettrica in modo intelligente, a Torremaggiore abbiamo più punti luce rispetto a quelli previsti dalla normativa ed era in programma il totale rifacimento dell’impianto che è obsoleto, costoso e non efficiente. C’è già un progetto di conversione a led.

Un suo parere sulle coalizioni oggi presenti in vista delle amministrative di giugno 2016

Vedo che tutti vanno con tutti. I personaggi che mi hanno sfiduciato vedo che come pecore mercenarie  vanno a sedersi ad ogni tavolo per cercare di potersi sposare politicamente. Attenzione, la popolazione conosce le ragioni della prematura fine della mia amministrazione e quindi mi sento si suggerire a tutti i candidati alla carica di Sindaco: state attenti a chi mettete in lista. In futuro poi amministrare con questi soggetti sarà utopia pura. Vedo che tra gli ex sindaci di Torremaggiore che mi hanno preceduto ci sia una bizzarra capacità di aggregazione unica. Mi sento di dire: godetevi la pensione in santa pace e lasciate spazio a chi fa la politica con passione,rigore e senza condizionamenti. Voglio anche ricordare che sono stato l’unico Sindaco a regalare al Comune di Torremaggiore a mie spese  gli atti ufficiali del processo di Sacco e Vanzetti. Chi c’era prima di me cosa ha fatto? E a chi mi ha preceduto voglio anche ricordare che sull’immondizia non hanno mai avuto il coraggio di credere nella differenziata, che è partita con la mia amministrazione.  Sulla vicenda della Zona PEEP c’era la necessità di operare con intelligenza e rigore, nel mio piano si trattava di spalmare cifre di tremila/quattromila euro su quindici anni. Se per questioni puramente di principio, c’è qualcuno che cavalca questi temi in campagna elettorale mi sento di suggerire un atteggiamento più cauto. Al momento del mio insediamento, poiché anche io risiedo in quella zona ho versato 12.500 euro per sanare la mia situazione. Nel medio/lungo termine avrò ragione.

Michele Antonucci