soldi4L’aumento spaventoso dell’indebitamento delle micro imprese nella Provincia di Barletta Andria Trani è un dato preoccupante che sembra interessare solo marginalmente, molto marginalmente le istituzioni pubbliche che, al contrario, alimentano sia le incertezze rispetto alle scadenze contributive della tassazione locale sia l’entità di tale tassazione che continua a salire in modo spropositato e senza giustificazione alcuna visto che i servizi pubblici diventano sempre più scadenti o sono addirittura inesistenti in alcune aree, anche urbanizzate.

Le amministrazioni locali ignorano, colpevolmente, che in soli due anni è aumentato di oltre  il 40% il rischio di ricorso a prestiti al di fuori dei canali tradizioni e quindi anche il rischio usura.

Amministrazioni che determinano piani tariffari assolutamente fuori controllo per ripianare debiti di bilancio o fuori bilancio con poste che già preventivamente si conosce essere irrealizzabili sono di estrema pericolosità sociale e quindi vanno fermate perché rischiano di alimentare ancor più questo clima di altissima tensione con il risultato che anche la chiusura definitiva delle aziende sta diventando un onere costoso e un percorso molto pericoloso perché significa ulteriore indebitamento e il ricorso al sommerso con danni ancor più gravi per le amministrazioni locali che si troveranno a dover fronteggiare un enorme flusso di aziende abusive che non produrranno alcuna risorsa perché sconosciute al fisco e comunque che mineranno con la concorrenza sleale le aziende resistenti che operano ancora nella regolarità.

Un sistema che se non compreso, come sino ad ora pare non essere stato affatto compreso da amministrazioni che non si sono neanche dotate di un minimo di programmazione commerciale ed economica, scatenerà un caos incontrollabile.

Invitiamo le Pubbliche Amministrazioni anche a revocare tutti i mandati conferiti a Società esterne di riscossione dei tributi visti gli enormi aumenti causati da tale forma di riscossione che opera con surplus di oneri accessori, interessi e sanzioni con l’esercizio della pratica della messa in mora in pochissimi giorni negando addirittura la possibilità dei ravvedimenti brevi o lunghi che la legge comunque conferisce quale opportunità di risanamento del debito ma che viene svanita qualora tali Società operino “con comoda e conveniente” (per loro) sollecitudine alla riscossione entro termini brevi.

Quanto rilevato all’interno del mercato di Margherita di Savoia laddove è stata verificata una situazione allarmante con una percentuale del 50% di operatori ambulanti concessionari di posteggio non in regola con i pagamenti del canone di concessione quindi debitori nei confronti dell’Amministrazione Comunale e richiamati a regolarizzare immediatamente la situazione debitoria dovrebbe far assumere coscienza del fenomeno soprattutto da parte di chi ogni giorno si riempie la bocca con parole quali prevenzione, solidarietà, risanamento, sviluppo, progresso ed altri concetti che se utilizzati strumentalmente da chi invece dovrebbe agire ed affrontare con coraggio tali situazioni diventano inutili e futili e servirebbero solo per avere una momentanea e fasulla visibilità mediatica improduttiva e sicuramente dannosa, anche per chi la esercita.

Le riunioni, gli incontri e le sedute in sfarzosi uffici servano ad affrontare anche questa emergenza sociale con le parti in causa e soprattutto si analizzai con coscienza quello che sta accadendo e che non coincide assolutamente con gli entusiastici e falsi proclami inneggianti ad una ripresa economica e sociale inesistente.

In verità ormai sono numerose e forse quasi tutte, anche nella Bat, quelle Amministrazioni comunali che continuano a galleggiare e a camminare su quel sottilissimo filo che da un momento all’altro rischia seriamente di spezzarsi nel grande circo della politica dove fino ad ora in modo spregiudicato si è continuato a fare numeri di equilibrismo senza l’utilizzo della rete.