unifg3Nell’ambito della collaborazione con Cgil e Flai di Foggia, il Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione dell’Università di Foggia – diretto dal prof. Marcello Marin – torna a discutere di un argomento di stringente attualità. Come quello dell’emigrazione, dei viaggi della disperazione e delle stragi al largo del Mediterraneo.

Martedì 28 aprile – dalle ore 17,00 in poi, è in programma la proiezione (gratuita) aperta agli studenti dell’Università di Foggia e a rappresentanze del Terzo Settore del film Ameluk, con la presenza in sala del regista della pellicola Mimmo Mancini. Il tema del film – il dialogo interreligioso e le speranze risposte del domani dell’umanità – come si diceva sono argomenti quanto mai attuali alla luce dei recenti accadimenti. «L’idea nasce non già dalla volontà di intavolare un dibattito – spiega la prof.ssa Fiammetta Fanizza, coordinatrice dell’Osservatorio per l’analisi del lavoro in agricoltura – ma dal desiderio di affidare il messaggio al racconto cinematografico, proiettando il film alla presenza del regista e di qualcuno degli attori. Quello dell’emigrazione è un problema epocale, di cui non si possono occupare piccole entità o governi pure mossi dalla buona volontà di portare un po’ di umanità nei destini di queste persone. L’Università può fare poco da un punto di vista operativo ma moltissimo da un punto di vista culturale. A Foggia, infatti, ci occupiamo di emigrazione in maniera sostanziale e scientifica, dedicando particolare attenzione al problema delle migliaia di lavoratori extracomunitari “ospiti” in Capitanata. Quello che come Dipartimento vogliamo fare con la proiezione di questo film, davvero molto ben fatto e riuscito, è sollevare un dubbio all’interno di un dibattito molto accesso tra quello che si dovrebbe fare per neutralizzare questi viaggi della disperazione e quello che come Occidente non abbiamo mai fatto per scongiurarli all’origine, ovvero portando un po’ di vero benessere presso questi Paesi che distano da noi pochissime miglia. Non è un problema dell’Europa, credo sia un problema dell’umanità intera».

Alla proiezione del film Ameluk, oltre al regista Mimmo Mancini, prenderanno parte anche alcuni degli attori che discuteranno col pubblico di questa esperienza cinematografica ma anche umana.