UniFoggiaL’Università di Foggia ha organizzato la prima edizione del Festival della Ricerca, in programma dal 19 al 21 maggio prossimi in molti luoghi della città di Foggia. Un modo concreto per rispondere alle polemiche che gli Atenei, rappresentati dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, stanno opportunamente sollevando dopo la pubblicazione del Rapporto 2016 della Fondazione Res sulle Università Italiane: un rapporto che fotografa, a firma del curatore prof. Gianfranco Viesti, alla perfezione «il più grande disimpegno del Governo del Paese, dalle Università, degli ultimi decenni».

L’Università di Foggia, pur aderendo a tutte le proteste locali e nazionali in atto, ha organizzato la prima edizione del proprio Festival della Ricerca: un investimento di energie e risorse – tutte recuperate attraverso la Terza Missione degli Atenei, ovvero il ricorso a stakeholder e soggetti attivi del territorio – che ricollocherà in primo piano due elementi cruciali del dibattito sul futuro d’Italia e d’Europa. La legalità impartita ad ogni livello e, di conseguenza, il raggiungimento di un modello di economico davvero utile e sostenibile. Dal 19 al 21 maggio attraverso dibattiti, incontri, attività scientifiche e di laboratorio, ma anche momenti ludici e solidali ma soprattutto attraverso il recupero della forza vitale dell’Università, Foggia ospiterà un focus nazionale su quello che potrebbe essere definito un «nuovo mondo a misura di studenti»: intesi come uomini e donne di domani, come membri attivi della società che loro malgrado hanno ereditato e che adesso gli chiediamo di aiutarci a cambiare.

Due gli ospiti principali di questo focus. Si tratta del Procuratore aggiunto della Procura di Palermo Teresa Principato, la donna che sta dando la caccia al super latitante Matteo Messina Denaro: in un incontro al Teatro comunale Umberto Giordano di Foggia, programmato per la mattina di giovedì 19 maggio alla presenza delle massime autorità in materia di lotta alle mafie, Teresa Principato dialogherà con gli studenti dell’Università di Foggia e con quelli degli istituti scolastici superiori del territorio sul significato della parola «legalità», sulla enorme fatica che lo Stato compie quando deve trovarsi a distinguere tra mafia vera e propria e comportamenti omertosi di normali cittadini che «voltandosi dall’altra parte – come la stessa Principato ha dichiarato in una recente intervista – senza nemmeno rendersene conto vanificano anni di lavoro, mesi di appostamenti, settimane durissime trascorse ad ascoltare tonnellate di intercettazioni». Un dialogo aperto con gli studenti, affinché la coscienza della legalità attecchisca soprattutto tra coloro i quali si troveranno ad occupare posti di rilievo nella società di domani.

L’altro ospite d’onore del Festival della Ricerca dell’Università di Foggia è il Premio Nobel per l’Economia (2001) Michael Spence, che ha insegnato e compiuto ricerche nelle più grandi e prestigiose università del mondo. Spence nella mattina del 21 maggio e sempre al Teatro comunale Umberto Giordano di Foggia incontrerà gli studenti di molte università limitrofe – si sono già prenotati per ascoltare la sua lectio magistralis da Molise, Campania e naturalmente dal resto della Puglia, oltre che dall’Università di Foggia di cui è ospite – e parlerà dell’economia veramente sostenibile, dei flussi di denaro che caratterizzano i grandi fenomeni planetari, quindi delle sfide strutturali verso il prossimo millennio e dei rischi sistemici che affliggono la fragile economia globale soprattutto dell’Europa. Un incontro straordinario quello col Nobel 2001, se si pensa che Michael Spence tiene abitualmente conferenze molto importanti in tutto il mondo ma che non era mai stato in una Università del Centro Sud Italia (è stato ufficialmente ospite solo degli Atenei di Udine, Genova, Milano Bocconi e Venezia).

Tutto il programma dettagliato del Festival della Ricerca verrà diffuso nelle prossime settimane, mentre l’Università di Foggia ha già annunciato che l’intero ricavato – proveniente dalle attività sociali e ludiche che saranno organizzate a corollario di questa tre giorni sui grandi temi del nostro futuro – verrà interamente devoluto in beneficenza agli istituti scolastici foggiani periferici o strutturalmente più lacunosi, un modo concreto per scongiurare la dispersione scolastica e per combattere (attraverso l’incoraggiamento allo studio) tutte le forme di illegalità indirettamente causate dall’abbandono prematuro dei banchi di scuola.

Tutta l’organizzazione dell’evento sarà curata dall’Area ricerca scientifica e Relazioni internazionale dell’Università di Foggia, mentre l’idea del Festival della Ricerca, l’allestimento e il coinvolgimento di tutti gli ospiti rispondono al delegato della Ricerca scientifica prof. Cristoforo Pomara. Tutta la manifestazione sarà strutturata in stretta collaborazione con il Consiglio degli Studenti dell’Università di Foggia, il Cus Foggia, la Polizia Municipale di Foggia, l’Amministrazione Comunale di Foggia e la Regione Puglia.