Politecnico-di-BariBari – Un’azione strategica, coraggiosa, mirata a potenziare ricerca e didattica è stata messa in atto ieri pomeriggio, 6 maggio, dal Senato Accademico del Politecnico di Bari.

Ecco le decisioni deliberate. Saranno 44 i posti messi a concorso per il dottorato di ricerca, il livello più alto della formazione universitaria. Di questi posti, 35 saranno con Borsa di studio. Borse queste, finanziate per un quarto dall’esterno. Inoltre, almeno una borsa di studio per ciascun dottorato, dovrà essere assegnata ad un giovane ricercatore straniero.

I 44 posti di dottorato rappresentano quasi un raddoppio rispetto ai 26 posti dello scorso anno.

Nella seduta il Senato ha confermato inoltre la nuova offerta formativa con i corsi di laurea in Ingegneria dei sistemi aerospaziali e Ingegneria dell’ambiente erogati nella sede di Taranto. Rilevante ed autentica novità invece, è la scelta di erogare interamente in lingua inglese i corsi di laurea magistrale in Ingegneria informatica e in Ingegneria delle telecomunicazioni. Quadruplicati risultano infine, i fondi per la mobilità internazionale ricevuti dal MIUR.

Lo Stesso organo di vertice ha previsto per il prossimo anno, nuove assunzioni di professori ordinari, di associati e ricercatori di “tipo B”, che così andrànno a rafforzare il corpo docente con nuova linfa ed eccellenza scientifica.

“Il Politecnico, attraverso queste decisioni, – ha dichiarato il Rettore, Eugenio Di Sciascio – prosegue nella direzione del rafforzamento della eccellenza scientifica, potenziandosi a tutti i livelli, in particolare con l’ausilio determinate di giovani talenti e con una forte attenzione alla internazionalizzazione, come dimostra la scelta di erogare corsi di laurea interamente in lingua inglese. Ciò per consentire ai nostri studenti di battersi ad armi pari in un mercato del lavoro sempre più selettivo. Si tenga presente – prosegue –  che secondo i dati AlmaLaurea, a distanza di un anno dal conseguimento del titolo di dottore magistrale, sono occupati (definizione Istat – Forze di lavoro) il 75.1% dei nostri laureati, con punte fino al 86.2% per i corsi di laurea afferenti al Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management (DMMM) e del 90.8% nel caso dei corsi afferenti al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione (DEI). A tre anni dalla laurea magistrale – conclude – sono stabilmente occupati oltre il 90% dei nostri laureati magistrali. Dati questi, in linea, o in molti casi superiori, a quelli delle principali realtà universitarie italiane di eccellenza”.