strada-dissestata5Ormai, concordemente al trend di incuria e indifferenza politica che caratterizza la Capitanata, terra di conquista saccheggiata di importanti servizi come l’aeroporto, l’alta velocità e la scuola di polizia, anche i Monti Dauni, nell’indifferenza dei politici e amministratori locali, sono vessati da inaccettabili provvedimenti ostativi allo sviluppo del territorio.
Mi riferisco alla penosa chiusura imminente della strada provinciale SP 106 in località Giardinetto che collega i Monti Dauni
settentrionali con quelli meridionali, arteria importante anche per il collegamento con l’autostrada Bari/Napoli.
La strada in questione sarà chiusa per i lavori che verranno realizzati per le ferrovie dello stato a causa della mancata previsione di una bretella che consenta il passaggio provvisorio: questa lacuna infrastrutturale costringerà a coloro che la percorrono quotidianamente (lavoratori, operatori commerciali e tanti contadini che si recano con i loro mezzi nei propri terreni) ad una deviazione di circa 20 km.
Una deviazione che comporterà una notevole spesa per i comuni della parte settentrionale che smaltiscono i rifiuti nell’unica discarica del comune di Deliceto, incidendo negativamente sul territorio e sulle attività artigiane e commerciali.
Il disinteresse delle amministrazioni per le strade che fiancheggiano la linea ferroviaria, ormai completamente distrutte e rese impraticabili dai mezzi che hanno eseguito i lavori per le ferrovie, scoraggia chi, come me, ha scelto di investire e creare posti di lavoro in una zona come questa, poco appetibile per l’imprenditoria locale.
Per quanto appena descritto, viene spontaneo prendere in prestito il claim di un politico che sta diffondendo in questi giorni il suo slogan e dire che “Io non sono dei Monti Dauni”.

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