sannicoladimelfiLe buona notizie che riguardano Melfi portano con sé qualche necessità di adeguamento, almeno dal punto di vista della mobilità per i lavoratori della Capitanata. La cassa integrazione in Sata rientra, infatti, con grande soddisfazione di tutti ma le variazioni di orario delle corse dei bus non seguono ancora i nuovi ritmi produttivi.

Il disagio, raccolto da alcuni Rsa della Fismic, è stato segnalato dai lavoratori pendolari di Carapelle, Orta Nova e Ordona che quotidianamente si recano presso lo stabilimento Sata di San Nicola di Melfi.

Il servizio di trasporto che conduce i lavoratori foggiani, infatti, avrebbe dimezzato i mezzi a disposizione. Un tempo erano due per turno gli autobus, con corse di andata e ritorno ma, dopo la cassa integrazione, ne è rimasto uno soltanto, anche se i lavoratori sono rientrati tutti in fabbrica.

Sia alle 5.30 che alle 13.30 e anche alle 21.30 c’era un pullman che accompagnava gli operai al lavoro e ripartiva con chi rientrava a casa e uno che sostava fino alle 6.15, 14.15 e 22.15 per consentire di usufruire della mensa a fine turno.

Perché non ripristinare quella corsa, – si chiede Costantino Massari, neo-rieletto Rsa Fismic e componente della Segreteria regionale lucana – visto che anche il flusso dei lavoratori pendolari è tornato al suo massimo?

La Fismic auspica una scelta ponderata e responsabile da parte dell’azienda di trasporto, Ferrovie del Gargano, oggi che la cassa integrazione è rientrata e anche il numero degli abbonati è tornato ai livelli standard, con oltre duemila lavoratori al giorno che si spostano da Foggia e provincia verso lo stabilimento lucano.