Gli agricoltori di Confagricoltura Puglia lamentano l’attuale azione di ribasso del prezzo del latte bovino alla stalla in un momento in cui, di contro, da ricerche di mercato vi è forte richiesta di latte e non è stata assolutamente riscontrata una diminuzione del prezzo dei prodotti derivati e del latte alimentare.

Non è assolutamente condivisibile ed accettabile l’atteggiamento, in questo senso di GranLatte, cooperativa di allevatori in seno a Granarolo, che non si è opposta, anzi, ha deciso insieme agli altri consiglieri rappresentanti, di abbassare ulteriormente il prezzo del latte seguendo soltanto una cinica politica industriale. A tal proposito va additato il Presidente dell’Apa di Taranto per non essere più rappresentativo della categoria degli allevatori tarantini, essendo anche rappresentante del consiglio di GranLatte.

Confagricoltura chiede con forza una riorganizzazione dei controlli sanitari e fiscali nei confronti delle aziende di trasformazione lattiero-casearie, per contrastare il fenomeno illecito dell’utilizzo di latte estero in elevate quantità per le produzioni casearie di eccellenza, vanto della Regione Puglia. Tale fenomeno indebolisce il potere contrattuale degli allevatori e li mette nelle condizioni di assoggettarsi alle logiche speculative della grande distribuzione, agevolate dall’atteggiamento benevolo di coloro i quali scelgono di non schierarsi più definitivamente a difesa degli interessi della categoria.

Confagricoltura inoltre auspica un rigoroso intervento sanitario al fine di affrontare e risolvere l’emergenza “lingua blu”, che sta determinato ulteriori difficoltà per gli allevamenti che devono movimentare i propri animali. Confagricoltura propone la creazione, sentiti i pareri delle autorità sanitarie competenti, di una macroarea che comprenda tutto il territorio della regione Puglia, al fine di una libera commercializzazione dei capi di bestiame, interna ad essa, annullando l’attuale ridicolo, e talvolta infondato, sistema di mappatura dei comuni, spesso confinanti, sul quale vige il divieto di movimentazione a causa di presunti focolai di “blue tongue”.

Tutti questi argomenti sono capisaldi della manifestazione che Agrinsieme ha indetto nella giornata del 09 marzo 2015 a Bari, con la quale il mondo agricolo e zootecnico spera di suscitare maggiore interesse nei confronti di una classe dirigente che, quasi sempre, lascia senza risposte le nostre richieste.