foggia11Un incontro urgente sulla situazione di stallo del cantiere per la realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Napoli-Caserta-Foggia, lungo la tratta Bovino – Cervaro. E’ quanto chiedono le segreterie territoriali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, che a tal fine hanno inviato una lettera al Prefetto di Foggia, Luisa Latella, al Commissario Straordinario Daniela Saitta, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’Impresa Rabbiosi Spa, all’Italferr ed all’Assessorato Regionale ai Lavori Pubblici della Regione Puglia.

I segretari generali di Feneal, Filca e Fillea di Foggia, Juri Galasso, Urbano Falcone e Giovanni Tarantella, auspicano una rapida riapertura di un tavolo di confronto istituzionale al fine di ristabilire le condizioni necessarie alla realizzazione di un’opera strategica per il sistema infrastrutturale di Capitanata, i cui lavori sono ormai fermi da oltre un anno. La richiesta di un sollecito intervento, auspicato dai sindacati di categoria, nasce inoltre dalla necessità di salvaguardare i lavoratori coinvolti nella vertenza che rischiano di rimanere senza un lavoro, andando definitivamente ad ingrossare il già numeroso esercito dei disoccupati di Capitanata.

Inoltre, Feneal, Filca e Fillea accolgono positivamente le dichiarazioni rilasciate dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, al quotidiano “La Stampa” del 23 giugno 2014, con le quali ha affermato di ritenere la linea ferroviaria ad Alta Velocità Napoli – Bari una delle “due opere assolutamente prioritariamente” su cui puntare, unitamente alla Brescia – Padova.  Al fine di dare un segnale molto forte, “consentendo la cantierizzazione della linea prima possibile”, come auspicato dallo stesso Lupi, i sindacati delle costruzioni assicurano massima disponibilità e collaborazione ed invitano in Capitanata il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti “affinché possa intervenire personalmente per sbloccare una situazione da cui dipende gran parte delle possibilità di rilancio infrastrutturale del territorio, oltre che il destino di numerosi lavoratori foggiani”.