Si è conclusa ieri a San Menaio, sul Gargano, la prima festa regionale e provinciale di Area Popolare, che ha riscosso una significativa partecipazione e ha fornito molteplici spunti di riflessione sul presente e sul futuro del partito, a livello nazionale (con i significativi interventi del leader Angelino Alfano, ministro dell’Interno, e del sottosegretario al Lavoro, sen. Massimo Cassano), regionale e locale, grazie alla presenza e agli spunti offerti dai consiglieri regionali e dei rispettivi coordinatori provinciali. La convention si è chiusa con un dibattito sul ruolo e sull’operato di AP nell’amministrazione comunale di Foggia. “Siamo un gruppo coeso, una famiglia che crede nel valore dell’appartenenza” ha spiegato il capogruppo consiliare Luigi Fusco. L’assessore all’Urbanistica Francesco D’Emilio ha ricordato che “in poco tempo abbiamo avviato progetti fermi da anni, e che presto verranno realizzati”. La soddisfazione per il completamento del “nodo intermodale, che sembrava essere destinato a diventare una cattedrale nel deserto”. L’impegno per la riqualificazione e il recupero delle periferie, dal Candelaro al Cep, che potrebbe tradursi in realtà attraverso finanziamenti per i quali sono state presentate e illustrate le relative domande e documentazioni, “per diminuire le sacche di disagio che si annidano nel degrado”. La necessità di “una seconda stazione ferroviaria in città per intercettare l’Alta velocità, nella parte sud dove del resto già dovrebbe passare”.

E di – pur garantendo i diritti acquisiti – preoccuparsi anche dei servizi nelle aree dove sono previste nuove costruzioni edilizie. Tanti interventi legati da un unico filo comune, così come per l’assessorato alle Politiche sociali guidato da Erminia Roberto, anche vicesindaco di Foggia, la quale ha illustrato le principali misure messe in campo contro vecchie e nuove forme di povertà e disagio e l’orgoglio di “poter contare su uno staff composto quasi interamente di donne”. Il coordinatore cittadino Biagio Di Muzio ha evidenziato il bisogno della politica di “chiudere finalmente la lunga pagina del leaderismo  e proporre invece un modello alternativo che rappresenti e renda pienamente partecipi tutti i cittadini”. Sulla stessa scia il coordinatore provinciale e organizzatore della manifestazione Franco Di Giuseppe, che ha auspicato “l’apertura di una nuova stagione politica, completando il passaggio dal Nuovo Centrodestra a una forza più aggregante, in grado di capire e degnamente rappresentare i bisogni delle persone, di impostare e realizzare progetti dal basso, di garantire partecipazione piena e vera: solo così possiamo ridare responsabilità e dignità alla politica”. Gli interventi conclusivi sono stati di Pasquale Finizio (responsabile a livello locale del coordinamento giovanile) e del coordinatore regionale, sen. Massimo Cassano, che ha tracciato l’obiettivo da perseguire nell’immediato futuro: “cercare di rimettere insieme i moderati, che sono la maggioranza nel Paese; riaggregare quell’area che è stata distrutta da personalismi, e operare la selezione di una nuova classe dirigente ripartendo dalla base”.

Michele Antonucci