MezzinaIl Rapporto Svimez sull’Economia del Mezzogiorno 2014 presentato a Roma qualche giorno fa delinea uno scenario del sud del nostro Paese “preoccupante, sia per quel che concerne i dati demografici, dove nel 2013 i decessi hanno superato le nascite e sia per il tasso di desertificazione degli investimenti economici. Rispetto a tutto ciò” dichiara il Direttore di Compagnia delle Opere Foggia Massimo Mezzina “tutti gli attori istituzionali ed economici hanno una grossa responsabilità, nell’individuazione di politiche che rilancino l’economia attraverso il rilancio della prima forma d’impresa: la famiglia”.

“Nessuna politica economica può prescindere dal fulcro della nostra società” evidenzia il Direttore CDO Foggia Mezzina.

“Infatti senza il rilancio dei consumi, che sono crollati sempre secondo i dati della ricerca Svimez del 13% negli ultimi cinque anni, ogni forma di politica a sostegno dell’economia risulterà inefficace”.

“Al di là delle battaglie ideologiche che oggi affollano le prime pagine dei giornali e dei telegiornali siamo chiamati tutti ad un atteggiamento più costruttivo e più serio nei confronti di una situazione assolutamente deficitaria” afferma Massimo Mezzina.

Un aumento del 40% delle famiglie povere nell’ultimo anno e un ulteriore perdita di posti di lavoro scesi del 3,8% sono sicuramente dati allarmanti.

“C’è solo una cosa da fare: rimboccarsi le maniche e costruire una seria politica di aiuto alla famiglia, attraverso una nuova e rivoluzionaria politica economica, che coinvolga l’industria, il commercio, le professioni. Non si tratta di difendere posizioni, si tratta di scommettere sulle possibilità di sviluppo della nostra gente, sapendone valorizzare i talenti, nell’ottica della costruzione di una nuova stagione di crescita e benessere per tutti.

Per fare questo ecco i tre punti prioritari a nostro parere:

–       sostegno alle imprese, innanzitutto attraverso un sempre più marcato snellimento della burocrazia. Troppi sono i lacci e i lacciuoli in cui gli imprenditori si aggirano. Occorre costruire nuova fiducia tra le imprese e la pubblica amministrazione. Non si tratta di essere controparti ma alleati per uno stesso obiettivo;

–       sostegno ai giovani, nell’ottica di una migliore competitività sul mercato del lavoro, anche attraverso l’utilizzo intelligente del programma “Garanzia Giovani”. Occorre davvero impegnarsi per fare in modo che i pur interessanti strumenti messi a disposizione dall’Unione Europea possano intercettare il drammatico bisogno di occupazione. Il lavoro non è un optional ma la condizione essenziale per essere uomini liberi.

–       sostegno alla società e alle forme di aggregazione civica, mediante la valorizzazione della responsabilità dei singoli. Ognuno può essere artefice del proprio domani e questa linfa vitale deve essere in tutti i modi sostenuta perché possa diventare seme di speranza per tutti. Non è lo Stato o la politica ciò da cui possiamo attenderci la salvezza. Occorre perciò costruire e rinsaldare il capitale sociale dei nostri territori.

“Sono questi obiettivi ambiziosi” conclude il direttore Mezzina “che possono essere perseguiti solo con la collaborazione di tutti”.