Il piccolo Alfie Evans è morto la mattina del 28 aprile 2018 . L’annuncio è arrivato dai genitori, i giovanissimi Tom e Kate, che hanno voluto condividere su Facebook il dolore per la perdita del figlio di 23 mesi, colpito da una grave quanto ignota patologia neurodegenerativa. Di grande importanza lo striscione che l’Amministrazione Comunale di Torremaggiore che è stato inserito nella mattinata del 27 aprile 2018. Un grande gesto simbolico dalla città natale di Nicola Sacco che si è sempre distinta per le battaglie pro vita e contro la pena di morte.

Come ha scritto oggi Avvenire : è l’ora delle lacrime e delle domande. Alle prime lasciamo che scorrano insieme a quelle di papà Tom e mamma Kate nell’ora in cui pensavamo invece di sostenerli con la discrezione che avevano chiesto per portare a casa il loro piccolo guerriero. Alle seconde non ci si può sottrarre, tanto sono lancinanti, aggiungendosi al dolore per una morte che ogni coscienza che sappia ancora custodire un barlume di senso umano percepisce come ingiustizia, un nuovo, lacerante grido della vita innocente che si aggiunge a quello che risuona oltre i confini della geografia, della storia, del tempo.

Torremaggiore dalla mattina del 27 aprile 2018 aveva applicato sulla balconata centrale di Palazzo di Città uno striscione a sostegno della vita del bambino inglese e della battaglia che stanno conducendo i genitori per difenderla. Di seguito il messaggio del Sindaco Monteleone: “Questo nostro piccolo e coraggioso nuovo concittadino sta lottando per vivere, respiro dopo respiro. Dal 25 aprile, giorno della Liberazione, il nostro Governo ha concesso ad Alfie Evans, un bimbo inglese di 23 mesi, la cittadinanza italiana per consentirgli agevolmente di essere accolto ed assistito nelle nostre strutture di eccellenza, manifestando con questo gesto tutta la fierezza, la profonda umanità e il grande cuore del popolo italiano. La Città di Torremaggiore, riconoscendosi in questo gesto di solidarietà e umana pietà, sostiene la battaglia del piccolo Alfie e dei suoi giovanissimi genitori, “due bambini che difendono un bambino”, come loro stessi amano definirsi, forse colpevoli, per le leggi del loro Paese, di amarlo troppo e di sostenere che quella del loro figlio, per qualcuno una vita inutile, è per loro una vita sacra. Rivolgo il mio personale appello ai colleghi Sindaci di Capitanata e dei tanti Comuni italiani di sostenerlo altrettanto nelle loro città. Forza Alfie, piccola anima. Il mondo si rialza col sorriso di un bambino”.

Michele Antonucci