Tra gli scrittori italiani contemporanei più letti e tradotti all’estero (il best seller Io non ho paura è stato pubblicato in oltre 50 Paesi), Niccolò Ammaniti martedì prossimo riceverà dall’Università di Foggia la Laurea Honoris Causa in Filologia, Letterature e Storie. E così, l’autore di Ti prendo e Ti porto via, diventerà ufficialmente “dottore”: obiettivo a cui lo scrittore romano, per ovvie ragioni riconducibili alla sua popolarità, non pensava quasi più nonostante la brusca interruzione della sua carriera universitaria. «Per parecchi anni ho studiato Biologia all’Università di Roma – ha commentato Niccolò Ammaniti al momento dell’ufficializzazione della laurea –. Faticosamente, esame dopo esame, avanzavo stancamente verso la laurea, ma quasi giunto alla meta ho abbandonato gli studi e ho cominciato a scrivere storie. Dopo, come un cane bastonato, evitavo di passare accanto ai muri della Sapienza, per arrivare nel quartiere San Lorenzo dovevo fare dei giri infiniti. Ho raccontato quegli anni nei miei libri, cercando di fare pace con la brutta sensazione di aver mollato a pochi metri dalla vetta. Oggi, venticinque anni dopo, l’Università di Foggia mi conferisce una laurea ad honorem in “Filologia, Letterature e Storia”. Sono onorato e commosso di riceverla e, come si dice, a volte nella vita, si chiude una porta e si spalanca un portone. Orgoglioso di essere tra di voi, quella del 17 gennaio sarà una bella giornata: nella speranza di meritare il vostro affetto e la vostra attenzione».

Attraverso una cerimonia unica e abbastanza snella – che prevede prima l’Inaugurazione dell’anno accademico 2016/17 e poi il Conferimento della Laurea Honoris Causa – martedì 17 gennaio a partire dalle ore 10,00 (aula magna “Valeria Spada” dell’Università di Foggia, via Romolo Caggese 1 a Foggia) avrà luogo uno degli eventi culturali più significativi degli ultimi anni se si considerano spessore, universale apprezzamento e soprattutto cifra stilistica dello scrittore. «Dopo l’incontro con Roberto Saviano, che come questo rientra tra gli appuntamenti di “Aspettando il Festival”, si tratta di un altro grande privilegio che questo Ateneo concede alla sua città – commenta il Rettore dell’Università di Foggia, prof. Maurizio Ricci – e soprattutto ai suoi studenti. Abbiamo garantito a Niccolò Ammaniti una accoglienza degna della fama di questo territorio, certi che lui saprà offrire a noi e alla cittadinanza spunti di riflessione e argomentazioni all’altezza di un momento così elevato e significativo. Ringrazio il Dipartimento di Studi umanistici, promotore di questa iniziativa, la sua vitalità è indispensabile nel processo di crescita di questo Ateneo. E ringrazio tutto il personale Tecnico Amministrativo che ha lavorato affinché l’evento di martedì prossimo venisse organizzato nel migliore dei modi».

Dopo la doppia cerimonia della mattina, nel pomeriggio sempre di martedì – dalle ore 17,00 – Niccolò Ammaniti sarà ospite del Cineportodi Foggia, dove dialogherà con studenti e pubblico a proposito della retrospettiva che Apulia Film Commission ha dedicato ai film tratti dai suoi romanzi: per l’occasione saranno proiettati (del tutto gratuitamente e per tutti, non solo per gli studenti universitari e no) i film Io non ho paura, The Good Life, Come Dio comanda e Io e Te. Questo il programma nel dettaglio:

Martedì 17 gennaio 2017

Ore 17 / Conversazione con Niccolò Ammaniti, condotta da Fabio Prencipe (critico e membro CdA Apulia Film Commission).

Ore 18 / Proiezione gratuita Io non ho paura film di Gabriele Salvatores, Cineporto AFC in via San Severo km 2,000.

Ore 20,30 / Proiezione gratuita The Good Life docufilm di Niccolò Ammaniti, Cineporto AFC in via San Severo km 2,000.

Giovedì 19 gennaio 2017

Ore 18,30 / Proiezione gratuita Come Dio comanda film di Gabriele Salvatores, Cineporto AFC in via San Severo km 2,000.

Ore 20,30 / Proiezione gratuita Io e Te film di Bernardo Bertolucci, Cineporto AFC in via San Severo km 2,000.

Uno degli aneddoti più ricorrenti, raccontato in diverse occasioni proprio dallo stesso Niccolò Ammaniti, riguarda la genesi di Io non ho paura: che è avvenuta ormai diversi anni fa nell’agro di Candela, a primavera inoltrata – quindi a mietitura del grano non ancora avvenuta – e all’interno di campi che segnano il confine tra Puglia, Campania e Basilicata. La pellicola di Salvatores, invece, è stata girata quasi per intero nella provincia di Melfi.