trani“L’azione del Commissario Prefettizio si fa sentire ed ecco che la Città di Trani si prepara ad una nuova e rinnovata stagione per cambiare radicalmente le cose, le persone ed il modo di governare ed amministrare la Comunità Locale”. Sono queste le parole pronunciate dal Coordinamento della giovane Associazione tranese, Trani Giovani. Sempre a proposito di quanto accaduto a Trani dal sodalizio fanno sapere: “noi di Trani Giovani siamo presenti quindi anche pronti ad un impegno reale e concreto di responsabilità che veda prevalere i legittimi interessi delle persone e dei cittadini. Trani deve cambiare perché è giunto il momento di farlo altrimenti il risultato sarebbe il definitivo tracollo con la prospettiva di una crisi sociale ed economica ancor più drammatica di quella oggi presente con un futuro compromesso ed irrecuperabile. Fra qualche mese – dicono – il lavoro del Commissario Prefettizio sarà ultimato e la dott.ssa Iaculli lascerà le consegne ad un nuovo consiglio comunale eletto dai cittadini. Noi siamo certi che a quel nuovo Consiglio Comunale debba essere trasferito anche un metodo nuovo di governare ed amministrare la città. Un metodo che debba innanzitutto garantire la massima ed incondizionata trasparenza dove nessuno debba più sentirsi privilegiato per il sol fatto di avere un’appartenenza. Un nuovo metodo che veda premiato il merito e che dia una svolta anche all’intero apparato burocratico ed amministrativo della macchina comunale addirittura giudicata per certi versi “quasi inesistente” dal punto di vista organizzativo e funzionale viste le condizioni in cui l’Ente stesso si trova a dover operare, senza punti di riferimento e soprattutto senza adeguata governance. Come giovani siamo convinti che si poteva evitare di arrivare a questo punto se solo chi doveva controllare lo avesse fatto con senso del dovere e con senso delle Istituzioni. Evidentemente alle cattive prassi di chi aveva in mano la macchina amministrativa, politici o dirigenti che fossero, non è stata contrapposta una vigile ed attenta azione politica e di controllo da parte di chi ha proprio questi compiti nelle sue mansioni. Anche questo diventa difficile da spiegare ai cittadini che giustamente non comprendono come possa essere accaduto tutto questo, qualora accertato dalle Autorità inquirenti. La Magistratura sta facendo il suo corso e noi abbiamo fiducia in quel percorso di Giustizia che appurerà le verità. A noi interessa che, al di la delle responsabilità che saranno accertate, la città cambi passo e tutti coloro che sinora si siano sentiti mortificati e posti in secondo piano rispetto a quanti dovessero risultare esserne stati privilegiati, tornino ad avere fiducia nella certezza che saranno premiati i migliori e che ogni atto pubblico sarà fondato sulla trasparenza e sul miglior risultato e beneficio con i giusti costi, senza gli sprechi che, a nostro avviso e secondo la nostra visione di spesa pubblica, ci sono stati e che vanno assolutamente evitati in futuro quando le risorse dovranno essere investite non per una positiva e deviante visibilità virtuale, che nessun risultato ha mai prodotto in termini reali, occupazionali e di sviluppo e progresso per la città, ma per servizi reali alla cittadinanza, guardando alle categorie più deboli”. Altre considerazioni sono emerse nella lunga nota dell’Associazione tranese quando si afferma: “noi giovani con i tantissimi giovani tranesi, insieme a quei Movimenti che si riterranno fuori dal giro e fuori dal sistema, siamo prontissimi a dare il massimo perché la nostra città di Trani torni a risplendere non solo per le sue bellezze naturali ma anche per essere diventata, se lo diventerà, la città dei diritti e del benessere non solo economico ma anche sociale. La pace sociale è la più grande necessità di cui oggi abbiamo bisogno perché certi episodi negativi non abbiano a ripetersi e non prendano il sopravvento. Noi al cambiamento ci crediamo purché non si tratti di trasformismo. Noi giovani traesi possiamo dare tanto e soprattutto non abbiamo pregiudizi perché non abbiamo mai preso parte alla tavolata quindi siamo anche disponibili all’esercizio del cristiano perdono purché questo passi attraverso la presa di coscienza da parte di molti, di qualsiasi schieramento, a fare molti passi indietro in quanto una stagione politica va completamente chiusa ed una ne va riaperta con metodi nuovi. Chiunque da quel sistema ne abbia in qualche modo potuto trarre vantaggio riconosca che usufruendo di quel vantaggio forse ha potuto sentirsi condizionato nel sereno giudizio e forse ha potuto pensare di arrivare ad abdicare ai propri ruoli, con il rischio reale di venir meno al suo impegno sociale, sindacale e morale, come cittadino e come rappresentante di nicchie o porzioni di società. Ai membri della Commissione Prefettizia auguriamo di riuscire anche a contribuire affinché i cittadini capiscano che il cambiamento se deve esserci deve appartenere a tutta la Comunità tranese che prenda coscienza di doversi direttamente impegnare in questo lungo cammino perché continuare a delegare ad altri significherebbe tornare al punto di partenza senza che nulla sarà veramente cambiato. Non basta essere nuovi, giovani ed onesti. No, Trani ha bisogno soprattutto di persone capaci e volenterose che antepongano l’interesse generale a quello particolare, nelle piccole e nelle grandi cose, nei piccoli e nei grandi affari. Trani può rivivere ma per farlo deve spogliarsi, cambiare di abito e ripresentarsi con idee nuove, con progetti, con reali opportunità e con un linguaggio semplice, diretto e soprattutto comprensibile. Donne e uomini di questa città, fatevi sentire. Noi siamo disposti ad ascoltarvi e, se sarete convincenti, anche a votarvi”.