A Cena con il Nobel_3In tre giorni di appuntamenti pubblici – dal convegno inaugurale Cinque mafie, una Nazione (19 maggio, aula magna V. Spada Università di Foggia) al concerto di beneficenza Chiama Piano (20 maggio, Teatro Giordano) fino alla conversazione con il Premio Nobel per l’Economia 2001 Michael Spence (21 maggio, Teatro Giordano) – accolti circa 2400 ospiti tra studenti degli istituti scolastici superiori, studenti universitari, comunità accademica, autorità e naturalmente cittadinanza. Circa 200 partecipanti – tra iscritti e comitato organizzativo – al torneo di calcio in beneficenza. Altri 70 tra iscritti alla gara di orienteering e relativi trainer controllori, per non parlare di tutto il personale della Polizia municipale e del Comune di Foggia mobilitato per l’occasione (ai quali va uno speciale e sentito ringraziamento). Un Comitato organizzatore (composto da circa 40 unità del personale tecnico amministrativo dell’Università di Foggia) e un Comitato di studenti (50 quelli che hanno partecipato attivamente all’allestimento degli eventi, offrendo il loro impegno senza soluzione di continuità da due mesi a questa parte) a supporto dell’Area Ricerca scientifica, dell’Area Orientamento, del Settore Unità organizzativa a Progetto per la gestione delle attività negoziali, dell’Area Comunicazione e Affari istituzionali dell’Università di Foggia coordinati dal Delegato alla Ricerca scientifica prof. Cristoforo Pomara.

Questi i numeri che sintetizzano ufficialmente la prima edizione del Festival della Ricerca e dell’Innovazione dell’Università di Foggia, che chiude con un bilancio attivo di oltre 15mila euro che saranno interamente devoluti in beneficenza alle scuole elementari e medie della città che ne hanno più bisogno: lavagne lim, banchi, materiale didattico, semplice cancelleria e tutto quanto può servire a fare passare agli alunni il messaggio socio-pedagogico che non solo soli, che qualcuno si prende cura di loro – insieme al Sistema scolastico regionale e locale – e dei loro sogni. «Perché dai loro sogni – ha chiosato il prof. Cristoforo Pomara – dipende la qualità del futuro di questa città». Da settembre via ai lavori per la prossima edizione, poiché la velleità dell’Università di Foggia è quella di renderlo un appuntamento di vetrina non solo per l’Ateneo ma per tutta la Capitanata. Una scadenza certa per l’intero territorio: difatti si punta a coinvolgere anche il resto della provincia, non solo Foggia, all’interno di una manifestazione che vuole sintetizzare la convivenza tra accademia e vita quotidiana, tra scienza e società, tra cultura e momenti di aggregazione di varia natura. «Siamo andati oltre più rosea previsione, eppure era tutt’altro che semplice – aggiunge il Rettore dell’Università di Foggia, prof. Maurizio Ricci -. Il mio grazie speciale, a nome di tutta la Comunità accademica, al personale tecnico amministrativo e agli studenti, veri artefici di un successo di questa portata; ma soprattutto alla cittadinanza e agli sponsor che hanno creduto in un evento che presentava non poche incognite. Non è vero che, se stimolato costruttivamente, questo territorio non risponde alle sollecitazioni, anzi forse è vero esattamente il contrario: noi dobbiamo lavorare per costruire una società migliore, per diffondere il più possibile la realtà sana e costruttiva che caratterizza la Capitanata, quella realtà che non sempre viene raccontata e che invece riesce a distinguersi e ad affermarsi ovunque».