ALBERONA – C’è anche Alberona in “99 Borghi”, l’iniziativa promossa in tutta la regione da Confcommercio Puglia in collaborazione con Confguide e Pugliapromozione. Alle 10 e alle 17 (un doppio appuntamento per ogni paese), sarà possibile visitare il borgo alberonese con l’ausilio gratuito di guide esperte. Si può prenotare la propria visita guidata gratuita accedendo ai servizi del sito ufficiale www.99borghi.it.

In una giornata, domenica 2 aprile, la Puglia più bella si mostrerà in tutto il suo splendore. Sono 94 i paesi e le città che fanno parte dell’iniziativa e, di questi, 18 sono nella provincia di Foggia, 22 nel Barese, 7 nella Bat, 13 nel Brindisino, 17 nel Leccese e altrettanti nel Tarantino. Sui Monti Dauni, l’iniziativa di “99 Borghi” ha puntato su Alberona, Lucera e Orsara di Puglia.

Nel “paese dell’acqua, del vento e della poesia”, il primo tour con visita guidata gratuita è previsto per le ore 10, il secondo invece alle ore 17, ed entrambi partiranno da Piazza Civetta. Ad Alberona, paese di poco più di mille abitanti situato a circa 30 chilometri da Foggia, il Touring Club Italiano ha assegnato la Bandiera Arancione. L’Anci ha riconosciuto il paese come uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Appare come ‘aggrappata’ al Monte Stilo, a 732 metri sul livello del mare e si annuncia alla vista come un presepe. Il primo monumento che s’incontra salendo verso il paese è la Fontana Muta. Dal 1824, quest’oasi di ristoro “parla” attraverso l’eterno scrosciare dell’acqua. Più avanti, il Muro Architettonico racconta come l’arte e l’amore possano modellare anche la pietra, facendole trovare le forme della grazia e della bellezza. Pochi passi ancora e in alto, sulla sinistra, s’intravede il monumento al Tenente Andrea Nazzaro, eroe della Resistenza al terrore nazifascista. Il Muraglione sale fino alla piazza panoramica dove la vista domina tutto il Tavoliere. Il cuore del borgo è a pochi metri, in Piazza Civetta. La Chiesa di San Rocco svetta sull’agorà con la facciata gotica e la cuspide conica del suo campanile. All’interno del tempio, posto in alto sopra l’altare, gli occhi vanno sulla statua della Madonna Incoronata. La Vergine, accompagnata da due angioletti, è seduta su un trono d’albero e sembra avere ali fatte di foglie. Qualche metro ancora e, all’ombra del monumento ai Caduti, si apre lo scrigno dell’Antiquarium, un museo che raccoglie le antiche testimonianze della storia alberonese. Nei pressi dell’Antiquarium c’è la Chiesa Madre o Priorale, un tempo dimora dei Cavalieri di Malta che vi hanno fatto imprimere il proprio stemma. Anticamente, il campanile dell’edificio sacro era la torre militare dei Templari. La Chiesa Madre fu fatta edificare proprio dai Templari che la dedicarono alla Natività di Maria Santissima. Nell’agorà che si stende ai piedi del tempio, Piazza del Popolo, si vede la Torre del Gran Priore, costruzione risalente al dodicesimo secolo. Simbolo di potere, la Torre è parte dell’antichissimo Palazzo Priorale, dimora del signore del Feudo. Si può ammirare l’Arco dei Mille, oltrepassare l’Arco Calabrese, abbeverarsi alla gelida e purissima fonte dei Pisciarelli e della Fontanella. Gli occhi sono raggiunti da squarci di verde, paesaggi architettonici che diventano un tutt’uno con la natura.