pernicedimareNella calura estiva di alcuni mesi fa la scoperta degli attivisti della LIPU: monitorando campi di stoppie cerealicole, alcuni uccelli in allarme, le rare Pernici di mare. Al suolo, tra l’erba, pulcini dal colore grigiastro mimetizzati sotto lo sguardo protettivo dei genitori.

Ventura Talamo, esperto conoscitore della fauna e attivista di lungo corso della LIPU, le aveva seguite e filmate a beneficio degli appassionati di natura. 

Da 20 anni, da quando era accertata la nidificazione in Capitanata – precisa Talamo –, questa rara specie veniva ormai osservata solo durante il passo migratorio mentre in Italia nidificano circa un centinaio di coppie in pochi e circoscritti siti del Paese, aree assolate, marginali alle zone umide e aree aride con vegetazione scarsa dove può nidificare e cacciare insetti”.

L’evento riproduttivo di queste 13-16 coppie, tenuto riservato per ovvie ragioni di tutela ma monitorato costantemente dai volontari per prevenire possibili minacce, era stato poi proposto alla Società Ornitologica Italiana per una pubblicazione sulla sua prestigiosa rivista scientifica, “Uccelli D’Italia.

In questi giorni è stato pubblicato il lavoro ufficializzando l’importanza di tale evento nel panorama della conservazione della natura in Italia.

Questa pubblicazione è emblematica dell’impegno della LIPU provinciale di Foggia nel consuntivo 2014, grazie ai suoi soci e sostenitori.

Proprio l’area di nidificazione –  precisa Cripezzi, responsabile dell’associazione ambientalista – è stata nel mirino di impianti fotovoltaici ed eolici poiché considerata, immancabilmente, come altre aree cerealicole, una zona priva di significato ambientale dai promoter che spingono per fare man bassa del nostro territorio in nome di facili speculazioni.”

La LIPU ha avversato e sventato questi progetti, per ora. Questo evento dimostra e premia ancor più la bontà dell’impegno profuso dai volontari: le aree rurali non possono diventare il mero contenitore in cui insediare ogni sorta di schifezza ma sono, e ancor più possono diventarlo, un prezioso paesaggio con un microcosmo di vita selvatica utile all’equilibrio delle nostre campagne.

E’ inaccettabile la tesi secondo la quale i campi di grano siano aree ecologicamente inutili e quindi destinate a essere colonizzate da pale e pannelli.

Se anche quest’area fosse stata devastata il 2014 non sarebbe stato l’anno del ritorno della Pernice di mare !

Per la LIPU di Capitanata anche questo è stato un anno di sacrifici e soddisfazioni, sensibilizzazione e denunce: attività sul campo per monitorare Territorio e Biodiversità, interventi su caccia e bracconaggio, opposizioni a impianti energetici, speculazioni edilizie e azioni di tutela nei confronti delle istituzioni, spesso sorde agli interessi della collettività ma pronte a servire ben altri interessi particolari.

Malgrado lo scenario preoccupante di prossime aggressioni – conclude Talamo -, auguriamo a tutti coloro che amano la nostra terra che il ritorno della Pernice di mare lasci sperare in un 2015 di rispetto per la Natura”.