ama dablam

Leonardo Antonio Avezzano racconterà, attraverso gli scatti della sua mostra personale fotografica, la recente scalata dell’Ama Dablam, in Nepal. L’esposizione è un’esclusiva concessa da Avezzano all’Associazione Culturale Per Aspera ad Astra, titolare del brand Enopolio Daunio

Giovedì 26 dicembre, alle ore 18.30, il fotoreporter Leonardo Antonio Avezzano presenterà all’Enopolio Daunio di via Soccorso, 86 a San Severo (FG) la sua mostra personale fotografica “Ama Dablam, la rosa dell’Himalaya”. L’evento è curato da Andrea Giuliano con la partecipazione di Alberto Busini, presidente del Circolo Fotografico Estate 1826. Le foto saranno esposte fino al 29 dicembre, data quest’ultima che coincide con il concerto di Carmelo Pipitone (Marta sui Tubi) al Rock ‘n’ Wine Art Fest. Info e orari 349.2605176.

LA MONTAGNA PIÙ BELLA DEL MONDO

Sono in pochi ad aver scalato l’Ama Dablam, la quarta montagna più difficile al mondo. Per gli Sherpa e il popolo buddhista è una montagna sacra: la madre dell’Himalaya. Il suo nome si traduce in “La collana della Signora”, dovuto all’imponente ghiacciaio, il Dablam, che pende al collo della piramide. Leonardo Antonio Avezzano, tra i pochi al mondo ad averla scalata, la definisce la montagna più bella del mondo.

PROFESSIONE FOTOREPORTER

Leonardo Antonio Avezzano è un fotografo specializzato in adventure exploration e photo journalism. Vive ad Amsterdam dove lavora per la The Ocean Cleanup, società specializzata nel ripulire mari e fiumi dalla plastica. Di conseguenza, la fotografia lo ha portato a viaggiare in tutto il mondo, sopratutto su montagne e deserti. Ha attraversato la Giordania da nord a sud, l’Islanda dal Circolo Polare Artico all’Oceano Atlantico. Ha sfidato deserti e ghiacciai d’Europa. Le sue fotografie sono state pubblicate su National Geographic.

IL NEPAL IN UNA STANZA

Portare il Nepal in una stanza è possibile. Leonardo Antonio Avezzano ha immortalato, nei suoi scatti, non solo i momenti salienti dell’arrampicata dell’Ama Dablam, ma anche scene di vita quotidiana del popolo nepalese. Attraverso le sue fotografie è stato infatti possibile “portare” l’essenza stessa di quei luoghi lontani, così mistici e in armonia con la natura, nelle stanze dell’Enopolio Daunio. I visitatori potranno anch’essi “scalare” la montagna seguendo un percorso prestabilito all’interno dei due livelli che costituiscono l’enoteca culturale. Volere è potere e l’immaginazione, se ben stimolata, non ha di certo limiti.