A Libando, il cuore del centro storico di Foggia pulserà al ritmo di musica house ed elettronica sperimentale. Dalle ore 20 di venerdì 20 aprile, nella suggestiva location di vico Ciancarella, all’ombra della Cattedrale di Foggia, laffermato Dj di fama internazionale Claudio Coccoluto “metterà musica” per Up to the Jefu grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia, che ha voluto realizzare questo importante evento ad ingresso libero  in concomitanza con Libando.

IL PROGRAMMA DELLA SERATA

Ad aprire la sessione musicale, due giovani promesse del panorama “clubbing” pugliese: Ciro Piergianni e Andrea Moretti. Successivamente, Claudio Coccoluto prenderà possesso della sua consolle e, durante la sua performance, sarà affiancato dal più giovane torniante d’Italia, il grottagliese Diego Lenti, che dal vivo darà forma e vita alla creta.  Ad accompagnare l’esibizione musicale saranno i vini di Cantine Spelonga di Stornara, apprezzata azienda vitivinicola di proprietà di Marilina Nappi.

UP TO THE JEFU, MUSICA E VINO PER IL TERRITORIO

Promosso e realizzato dall’Associazione Up to the Jefu, l’evento nasce dall’estro e lungimiranza di Antonio Piergianni con il fine di promuovere sugli Jefu (sinonimo di “terrazzi” in lingua grottagliese) il territorio attraverso: musica, vino, gastronomia, arte. Direttamente dalle terrazze del Quartiere delle Ceramiche di Grottaglie, città che segna il confine tra il  Salento e la Magna Grecia tarantina, il progetto giunge a Foggia e unisce la Puglia “da Sud a Nord”.

CLAUDIO COCCOLUTO, IL DJ

“Avrei potuto fare l’architetto, lo dico perché facendo il DJ non sono andato poi così lontano.
In console mi trovo a dare forma, attraverso il suono organizzo lo spazio”. Si racconta così sul suo profilo Facebook  il Dj Claudio Coccoluto. All’inizio della storia quando comprò il primo disco della sua vita, Goats Head Soup dei Rolling Stones, la musica lo aveva già conquistato. Durante gli anni passati nel negozio di suo padre fino all’acquisto del primo campionatore è tutto un pensare, un creare, un disegnare la rotta. Consapevole che la musica è il suo linguaggio, il suo codice per comunicare con il mondo. Dalla musica arrivano infinite possibilità per “giocare” con la realtà, inizialmente non pensava di fare il dj, comprava dischi rock e leggeva giornali musicali. A tredici anni con i suoi vinili si presentò in una piccola radio locale e gli affidarono subito il programma della sera dalle 20.00 alle 21.00. La sua programmazione era tutta orientata al rock, poi grazie alla prima elettronica e alla scoperta delle produzioni di Giorgio Moroder approda nella “ballabilità”. Tutta la sua carriera è segnata dalla scoperta, dal desiderio di arrivare in territori nuovi per organizzare nuove sfide. Alla fine degli anni ’70 conosce Mozart e Daniele Baldelli, due personaggi che cominciavano a rendere interessante il mestiere del dj, quell’arte che permette di suonare contemporaneamente due vinili facendoli diventare un altro suono. Intuì che fare il dj aveva in sé qualcosa di creativo, che il dj può liberare la musica dai vincoli dei generi, dai blocchi accademici di cui sono schiavi molti musicisti. Seguendo la musica era arrivato a un linguaggio libero e universale, che prometteva nuovi e infiniti approdi. Claudio Coccoluto seguendo la strada della musica è diventato il DJ, instancabile alchimista del suono che ha portato il djing italiano ai vertici della scena internazionale: “l’italiano artista” (come è stato definito da alcuni magazine internazionali) ha creato uno stile universale. 

ANTONIO PIERGIANNI, PASSIONE E MUSICA PER IL TERRITORIO

Da Grottaglie per Grottaglie e la Puglia. Antonio Piergianni è un Dj con la musica che scorre nelle vene, uno che mangia pane e vinile fin da bambino,  che ha creduto nel territorio creando qualcosa in più di un evento. “Up to the Jefu  è una “pietanza” realizzata con ingredienti a chilometro zero: terrazza, ceramica, vino, musica e cibo – racconta Antonio Piergianni, Dj e presidente dell’Associazione Up to the Jefu, che continua – dopo aver vissuto un’importante esperienza lavorativa a Milano in occasione di Expo 2015, dove per alcuni mesi ho lavorato nell’organizzazione di numerosi eventi,  ho capito che potevo ritornare a Grottaglie e far tesoro del know-how acquisito per realizzare qualcosa di importante per il territorio in cui vivo”. Conclude Antonio Piergianni: “Avevo tutti gli ingredienti sotto mano e la voglia di restare e non andare via dalla mia terra. Ho semplicemente riempito di gente che vuole divertirsi alcune terrazze del Quartiere delle Ceramiche, dato loro del buon vino da bere, musica da ballare e arte da celebrare”.