“Caporalato No!” è il titolo dell’iniziativa promossa per mercoledì 12 aprile da Flai e Cgil Puglia per rilanciare le azioni contro lo sfruttamento del lavoro in agricoltura e le proposte del sindacato per affrontare i temi dell’accoglienza, dell’intermediazione di lavoro, dei trasporti, ovvero i tre nodi su cui agisce e prolifera l’illegalità nel settore primario della nostra regione.

L’incontro pubblico si terrà in una provincia e in un luogo fortemente simbolici, ovvero nella borgata di Mezzanone nell’agro al confine tra i comuni di  Foggia e Manfredonia, dove è presente uno dei più popolosi insediamenti di lavoratori stranieri dopo lo sgombero del “gran ghetto”.

“Non possiamo lasciare soli i lavoratori – denuncia Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil pugliese -, occorre dare continuità all’azione avviata. Alla Regione, alle istituzioni locali chiediamo che si mettano in campo iniziative concrete per non affrontare ancora una volta la stagione estiva in emergenza. Allora chiediamo impegni perché nei centri per l’impiego si predisponga un servizio dedicato alle liste di prenotazione; affinché gli enti locali mappino e allestiscano immobili pubblici da destinare all’accoglienza dei lavoratori stagionali, perché basta davvero con ghetti malsani; infine un tavolo per costruire quel sistema dei trasporti al servizio dei lavoratori. Dobbiamo togliere ogni alibi alle imprese e ogni strumento di ricatto e sfruttamento ai caporali”.

Ma assieme all’azione preventiva lì dove vi sono resistenze ad operare nell’illegalità “chiediamo che le nuove leggi di contrasto al caporalato siano rese operative nel territorio”, afferma Antonio Gagliardi, segretario generale della Flai Puglia. “Nessuno tocchi la legge 199 è il nostro slogan. E’ una legge di civiltà che affronta una piaga tollerata per troppo tempo. Prevede azioni positive e azioni repressive e chi opera nel rispetto delle leggi non ha nulla da temere, in un sistema di garanzie democratiche funziona così, al di là degli strumentali attacchi di una parte del mondo agricolo, vogliamo credere minoritaria. Non esiste un caporalato buono, sarebbe come dire che esiste una mafia buona. Contro questa cultura lotteremo senza tregua, a difesa dei lavoratori, della loro dignità dei loro diritti, che siano italiani o di altra nazionalità. Ripartire dal contratto di lavoro: fosse rispettato, lo abbiamo detto e lo ripetiamo, i lavoratori avrebbero un reddito per pagarsi un alloggio, i trasporti, spezzerebbero quella catena di sfruttamento”.

A Borgo Mezzanone, nella centrale piazza Santa Maria del Grano, l’inizio dei lavori di “Caporalato No!”, moderati dal giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, Massimo Levantaci, è previsto alle ore 16. Sarà il segretario della Flai Antonio Gagliardi a introdurre l’iniziativa, e tra gli interventi oltre quello del segretario generale Pino Gesmundo previsti anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; il direttore della Coldiretti regionale, Angelo Corsetti; il presidente della Provincia di Foggia, Francesco Miglio; il segretario generale della Camera del Lavoro di Foggia, Maurizio Carmeno. Porterà i saluti il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi. A concludere l’incontro il segretario nazionale della Cgil, Giuseppe Massafra.