Panorama-BiccariBICCARI – Gianfilippo Mignogna sarà a Roma per protestare contro i tagli ai piccoli comuni. Anche Biccari sarà presente alla manifestazione di mercoledì 22 luglio Piazza Montecitorio.
Nella Capitale, giungeranno amministratori locali da tutt’Italia, per manifestare il dissenso al Governo a proposito dei continui sacrifici e tagli imposti senza criterio ai danni degli Enti locali.
Il problema dell’Associazione nazionale dei piccoli comuni è affermare che a creare buchi nei conti pubblici non sono le piccole realtà, viceversa virtuose, ma le grandi. “Non si può trattare gli Enti alla stessa maniera – osserva il 37enne primo cittadino biccarese – se poi non hanno la stessa natura tra loro. Ad esempio, per i piccoli comuni è impensabile mantenere il Patto di stabilità, che ha aumentato i vincoli del 18% per quest’anno e che nel 2016 toccherà il 30%”. Non di meno pesano i tagli lineari: “Colpiscono con una mannaia – spiega Mignogna – che finisce per tramortirli”.
Né è la prima volta che Mignogna si sposta a Roma per far sentire la voce di Biccari. Era accaduto anche a dicembre, quando per coprire lo slancio di generosità degli 80 euro in più in busta paga per i dipendenti pubblici, il Governo Renzi aveva improvvisamente declassato i comuni montanari, condannandoli al pagamento dell’Imu sui terreni agricoli nel periodo natalizio. Tutto perché, ad esempio, Biccari ha sede municipale a 450 metri e non sopra i 600, e quindi perde lo status di Comune montano. Mignogna spostò simbolicamente in quei giorni la sede del Municipio sul Monte Cornacchia, a 1150 metri. Da quelle proteste poi proseguite nelle stanze romane, si ottenne solo una procrastinazione del pagamento dei 260mila euro di gettito Imu. Ora Biccari torna a Roma per portare il disagio della periferia nelle stanze del Palazzo.