Sarà presentata al pubblico oggi alle 18.00 presso il Museo MAT di San Severo (in Piazza San Francesco 48) Tessere Daune, intrecci di donne e storie rurali. Si tratta della prima rete pugliese di imprese femminili, composta da undici donne imprenditrici con le loro otto aziende: Mio Padre è un Albero, Paola Marino, Podere Serraglio, Verde è Rubino, Ekostè, Sovita, Mania Creativa e Spazio Ripoli. Insieme offrono un paniere di autenticità, identità territoriale, sostenibilità e valenza sociale, rendendo complementari le diverse realtà produttive, alcune caratterizzate dalla stessa tipologia di prodotto come olio e pasta, altre produttrici di beni derivanti dalla terra, come cosmetici ed estratti di frutta e verdura, il tutto condito dall’artigianato creativo ed un’impresa di servizi che andrà a supportare le attività previste dalla rete.

Ad illustrare il progetto, nato grazie ai finanziamenti del Gal Daunia Rurale 2020 stanziati con il bando 2.2 ‘Daunadonna’, saranno le imprenditrici della rete Lidia Antonacci, Paola Marino, Paki Attanasio, Daniela Bubba, Laura Dimauro, Claudia Quental De Frias e Valentina Bonapitacola. Con loro ci saranno anche Daniela Ugliola (coordinatrice del progetto) e Graziana Di Nunzio (segreteria organizzativa).

“Fare squadra è diventato il nostro motto da più di un anno a questa parte” – afferma Lidia Antonacci, titolare dell’azienda ‘Mio Padre è un Albero’, capofila del Progetto – “abbiamo lavorato molto per costituire e tenere unita una rete al femminile, capace di raccontare e valorizzare le eccellenze dell’Alto Tavoliere attraverso una sana e corretta cooperazione”.