di Michele Antonucci

1987 -foto di gruppo dei medici del San Giacomo di Torremaggiore – www.torremaggiore.com

TORREMAGGIORE – Non è facile riuscire a sintetizzare questa importante ricorrenza per la nostra realtà cittadina poichè non è presente alcun archivio con informazioni chiare e precise. Anche a richieste formali inviate non c’è stata alcuna risposta per avere dati completi sul nostro San Giacomo.

Il San Giacomo ha rappresentato per tutta la collettività della Puglia Settentrionale ( e non solo) un punto di riferimento fornendo una adeguata assistenza al malato da parte del personale sanitario. Ottantacinque anni fa ovvero il 24 maggio 1935 veniva inaugurato l’Ospedale Civile San Giacomo grazie al prodigioso impulso del torremaggiorese Prof. Salvatore Ciaccia ( 1895 -1981) che all’epoca rivestiva il duplice ruolo di Primario presso gli Ospedali Riuniti di Foggia e Direttore Sanitario e Primario chirurgo-ortopedico presso il San Giacomo. La lungimiranza e la fattiva voglia di realizzare qualcosa di grande per il territorio ovvero creare dal nulla una struttura ospedaliera per dare risposte alle esigenze sanitarie della collettività in una piccola realtà pugliese degli anni Trenta, meriterebbe maggiori attenzioni da parte delle istituzioni e degli Ordini Professionali sanitari per commemorare un grande luminare della scienza medica quale è stato il Prof. Salvatore Ciaccia. Una grande visione che dovrebbe essere di monito per le giovani generazioni per realizzare in loco progetti volti a valorizzare e a sviluppare il territorio. Non risultano purtroppo ad oggi commemorazioni ufficiali effettuate a Torremaggiore per ricordare questo illustre figlio.

Nel 1966 l’Ospedale San Giacomo era costituito unicamente da un reparto di
Chirurgia Generale, che nei fatti derivava dalla trasformazione del reparto di Ortopedia fondato dal Prof.Ciaccia che era da poco andato in pensione.
Era altresì presente anche un reparto di Ostetricia e Ginecologia. Il reparto di Medicina ed il Servizio di Cardiologia non esistevano. Furono formalmente istituiti dopo la promulgazione della Legge Mariotti ( legge 12 febbraio 1968 n. 132) e successivamente con l’entrata in vigore del D.P.R. 27 marzo 1969 n. 128 che regolamentava l’Ordinamento interno dei servizi ospedalieri. Il Nuovo San Giacomo aveva perciò al suo interno: il reparto di Medicina con Servizio di Cardiologia, il reparto di Chirurgia Generale, il reparto di Ostetricia e Ginecologia, il reparto di Pediatria, il reparto di Ortopedia e Traumatologia. Era altresì presente il servizio di radiologia, di laboratorio analisi oltre a quello di Pronto Soccorso localizzato al primo piano.

Planimetria del SAN GIACOMO – pian terreno-
Inizio anni Settanta – www.torremaggiore.com –
Planimetria del San Giacomo – PRIMO PIANO -inizio anni settanta
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1968 -foto di gruppo – Ospedale Civile San Giacomo di Torremaggiore
– www.torremaggiore.com

Nel 1966 il Presidente dell’Ospedale nella persona di Aurelio Forese chiamò a Torremaggiore il chirurgo dott. Nicola Bellantuono ed il medico cardiologo dott. Michele Renato Piancone, entrambi provenienti dall’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Al primo fu affidato l’incarico di dirigere la sezione di Chirurgia oltre alla nomina di Direttore Sanitario del San Giacomo, ruolo che ricoprì fino al 1992, anno del suo pensionamento. Il Reparto di Medicina era così strutturato: il responsabile era il dott. Aurelio De Nittis, medico generico, e già collaboratore del Prof. Ciaccia. Il dott. Michele Piancone invece era l’assistente medico con mansione di cardiologo.

REPARTO DI CHIRURGIA GENERALE – Dopo del pensionamento del Prof. Ciaccia, arrivò da Roma il dott. Mancusi Caputi a svolgere il ruolo di Primario di Chirurgia Generale. La chirurgia era localizzata al primo piano.
Nel 1966 arrivò il prof. Bellantuono. Insieme al Prof. Nicola Bellantuono al suo fianco in sala operatoria ecco chi erano gli anestesisti: il dott. Sabino Antonucci e successivamente il dott. Roberto Pasquandrea ed il dott. Walter Scudero. Il dott. Sabino Antonucci era il primario di Anestesia, dopo del suo pensionamento a rotazione il dott. Pasquandrea ed il dott. Scudero ne hanno assunto la direzione prima che questa passasse al dott. Leonardo d’Apote e dopo di lui al dott. Giuseppe Altieri. Inizialmente tra i chirurghi ci furono il dott. Marcello di Pumpo ed il dott. Michele Corsi e per breve tempo anche il dott. Domenico Salcito. Quest’ultimo agli inizi del 1973 lasciò il San Giacomo per trasferirsi in un ospedale bolognese. Successivamente furono assunti in chirurgia il dott. Giovanni Sernia, il dott. Pio Berardo, il dott. Alessio Carbonaro, i dottori omonimi dott. Antonio Gualano, il dott. Antonio Pignatelli, il dott. Ettore Palma, il dott. Luigi Cordone. In chirurgia si aggiunse anche il dott. Ernesto Marinelli. Tra il personale infermieristico di sala operatoria ci furono: Costanzo Lacci, Francesco Biuso, Michela Martino (ferrista), Michele Villani e tanti altri tra circolanti e ferristi. Nel 1992 quando il prof Bellantuono andò in pensione ci una rivoluzione nel reparto. Su impulso del Presidente dell’Ospedale dott. Agostino Delle Vergini ci fu una riconversione della chirurgia generale in polo della chirurgia vascolare con la gestione affidata al dott. Giuseppe Ferrozzi.

2011 – dietro l’ambulanza era presente l’ingresso del Pronto Soccorso (attivo in questa parte dell’Ospedale a partire dalla fine degli anni ottanta – www.torremaggiore.com –

PRONTO SOCCORSO – Il servizio di pronto soccorso era gestito a turno da tutti i medici dell’Ospedale, eccetto gli anestesisti ed i radiologi.

PERSONALE MEDICO DEL REPARTO DI PEDIATRIA – Il Primario fu il dott. Edio Felice Schiavone coadiuvato dal dott. Giovanni Cammisa e dal dott. Raffale Di Pumpo. Successivamente fu assunta anche la dott.ssa Rossella De Nittis.

PERSONALE MEDICO DEL REPARTO DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA – Il Primario di questo servizio fu il dott. Mario De Florio coadiuvato successivamente dal dott. Paolo Porto, dal dott. Leonardo Columpsi e dal dott. Enrico Veneziano. Fu successivamente nominato Primario il dott. Amilcare Spinapollice, vincitore di concorso, agli inizi degli anni novanta. L’ultima dirigente fu la dott.ssa Patrizia De Palma.

PERSONALE MEDICO DEL REPARTO DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA – Dopo del pensionamento del Prof. Salvatore Ciaccia la gestione del Reparto fu affidata al dott. De Luca e dopo come Primario arrivò il dott. Giorgio La Notte che fu coadiuvato dal dott. Nicola D’Alessandro, dal dott. Antonio Villani e dal dott. Michele Antonucci. Quest’ultimo ad ottobre del 1983 lasciò il San Giacomo per proseguire la sua carriera ospedaliera all’Ospedale Valle D’Itria di Martina Franca (TA). Successivamente arrivò il dott. Giuseppe Faienza; il dott. Villani negli anni successivi proseguì la sua carriera ospedaliera all’Ospedale Teresa Masselli Mascia di San Severo e all’Ospedale Francesco Lastaria di Lucera. Dove era presente questo Reparto è ora localizzato l’Hospice.

PERSONALE MEDICO DEL REPARTO DI RADIOLOGIA – Il reparto di Radiologia era sotto la direzione del dott. Luigi De Girolamo coadiuvato dal dott. Giovanni Gabriele Il suo staff era rappresentato dal dott. Giovanni Ariano e dal dott. Mario Di Pumpo. Successivamente il ruolo di Direttore fu affidato al dott. Antonio De Pascale.

LABORATORIO ANALISI – Prima degli anni Settanta al San Giacomo questo servizio fu espletato dal dott. Michele Calabrese . Ufficialmente il laboratorio di analisi fu gestito dal Dott. Nicola Sacco dal 1972 che lo organizzò e lo diresse fino al suo pensionamento avvenuto nel 2009. Con questa gestione questo laboratorio prende finalmente la forma di un vero laboratorio paragonabile a quelli ospedalieri, dove era possibile effettuare ogni tipo di analisi con metodi enzimatici e radioimmunologici. Nel suo staff successivamente arrivò anche la biologa dott. Giuseppina Sacco, ed entrambu furono coadiuvati da tecnici di laboratorio, infermieri ed ausiliari.

CRONISTORIA DEL REPARTO DI MEDICINA DELL’OSPEDALE SAN GIACOMO – Nel 1972 il dott. Piancone ricevette l’incarico di Primario della Divisione di Medicina e del Servizio di Cardiologia. Il suo assistente medico era il dott. Giuseppe Antonucci. Successivamente vennero assunti i seguenti professionisti: il dott. Palmino Lipartiti, il dott. Matteo Marangi, il dott. Luigi Mucedola e la dott.ssa Marinella Rispoli.

Lo Staff del Reparto di Medicina del San Giacomo di Torremaggiore
– fonte PIANCONE – Ti racconto il mio segreto – 2015 –
2020 – i locali dove era presente il Reparto di Medicina, oggi sono invece presenti uffici
– www.torremaggiore.com –

Tutti insieme profusero grande impegno per far funzionare al meglio il reparto e per dare risposte efficaci ai degenti. Con l’attivazione dell’Unità Coronarica, questo reparto di Torremaggiore acquisì maggiore prestigio con l’ annessa attività di Elettrofisiologia e montaggio degli impianti di pacemaker. Per le esigenze del reparto fu realizzata anche una elisuperficie per il trasporto dei cardiopatici acuti con l’Eliambulanza dal Gargano. Questo reparto del San Giacomo svolse un ruolo decisivo con il servizio di Telecardiologia per le postazioni di guardia medica dei centri del Gargano.

2020 – il luogo esatto dove era presente la elipista dove atterravano gli elicotteri diretti al Reparto di Medicina/UTIC del San Giacomo di Torremaggiore – www.torremaggiore.com –

La centrale era ubicata nell’unità coronarica di Torremaggiore. Dall’esame del tracciato elettrocardiografico e nel confronto tra il cardiologo e la guardia medica dei centri garganici si riusciva ad attuare una diagnosi pre-ospedaliera e ad iniziare le cure prima che il paziente arrivasse in Ospedale. Questo approccio di telecardiologia ha permesso il trattamento dell’infarto in fase pre-ospedaliera mediante trombolisi consentendo così di accorciare i tempi pre-ospedalieri di ricovero in UTIC consentendo così di ridurre il danno miocardico causato da infarto. Una intuizione tutta Made in Torremaggiore che ha fatto scuola, prima della creazione del 118 e dell’attuale struttura organizzativa del Dipartimento Emergenza Urgenza. Tutto ciò ha ridotto i rischi di morte improvvisa e di danno irreparabile al cuore. A dicembre del 1994 il dott. Giuseppe Antonucci,divenne Direttore del Reparto di Medicina Interna dell’Ospedale “F. Lastaria” di Lucera (Fg) e lascia il San Giacomo. Nel 1998 la ASL di Torremaggiore fu soppressa e accorpata all’ASL di San Severo. La Regione Puglia aveva stabilito che la Cardiologia doveva essere ubicata solo a San Severo per tutto il bacino di utenza della Puglia Settentrionale e questo fu il primo segnale tangibile che Torremaggiore sarebbe stata lentamente smantellata. L’inconcludenza sostanziale dei rappresentanti politici, senza visione unitaria per questa battaglia civica, ha dato il colpo di grazia.

Ingresso del San Giacomo nel 2020 – www.torremaggiore.com –

CAPPELLANI OSPEDALIERI DEL SAN GIACOMO: l’ultimo cappellano effettivo fu Padre Nicola Andreola (originario di Casalvecchio di Puglia) prima di lui ci fu Padre Urbano Giambitto ( originario di Montefalcone di Val Fortore – Benevento) , coadiuvato da Padre Donato Bonfitto ( originario di San Marco in Lamis) . Andando a ritroso un grande impulso lo diede Padre Giantonino Tromba ( originario di Toro – CB) e prima di lui operarono Padre Michelangelo Ciavarella (originario di San Marco in Lamis) , Padre Ciro Nido (originario di San Marco in Lamis) , Padre Giacomo Melillo ( originario di Volturino) e Padre Doroteo Forte (originario di Rignano Garganico) coadiuvato da Padre Serafino Pierri ( originario di Ascoli Satriano – FG). I cappellani del San Giacomo dopo del 1945 furono i Frati Minori, quando fondarono il convento del Sacro Cuore costruito nel 1944 nel quartiere San Matteo.

SERVIZIO AMBULANZA DELL’OSPEDALE SAN GIACOMO – Fu attivato nel 1975 su indicazione del Direttore Sanitario Prof. Nicola Bellantuono. La prima ambulanza fu un’ Alfa Romeo F12 , usata, motorizzata 1.3 a benzina con 52 cv, con lo stesso propulsore dell’Alfa Giulia utilizzata dalle forze dell’ordine di quell’epoca storica. Utilizzata per tutte le necessità del nosocomio ( nello specifico trasporto pazienti a Bari per effettuare la TAC, oltre a vari trasporti effettuati in altri ospedali dell’Italia). Fu rottamata con all’attivo ben 482mila km sul finire degli anni ottanta.

Ambulanza Alfa Romeo F12 dell’Ospedale San Giacomo di Torremaggiore

Dopo arriverà un’ambulanza Fiat 238, il Fiat Ducato I, il Fiat Ducato II ed il Vokswagen Transporter. Nel 2002 con l’avvento del 118 Torremaggiore fu equipaggiata finalmente con un mezzo nuovo: il Fiat Ducato III. Il resto è cronaca dei giorni nostri e sempre con ambulanze Ducato delle successive generazioni che sono state lanciate sul mercato.

Archivio fotografico 2011 – www.torremaggiore.com –
ambulanze radiate del San Giacomo parcheggiate nel parcheggio posteriore

UROLOGIA AL SAN GIACOMO – Negli anni Novanta di rilievo fu l’attivazione della sezione di Urologia gestita dal dott. Pio Berardo, coadiuvato dal dott. Leonardo Angelone e dal dott. Salvatore Pentimone che fu un importante reparto di riferimento per tutto il nostro comprensorio.
Il tutto fu effettuato con la consulenza del dott. Costantino Cerulli.

Sala Operatoria al San Giacomo di Torremaggiore,
dismessa dal 2010 – www.torremaggiore.com
Storico ingresso Sale Operatorie dell'ex Ospedale San Giacomo di Torremaggiore - www.torremaggiore.com -
Ingresso Sale Operatorie dell’ex Ospedale San Giacomo di Torremaggiore – www.torremaggiore.com –

Sul finire degli anni Novanta si avvia inesorabilmente il lento declino del nosocomio torremaggiorese a causa delle riforme sanitarie imposte dall’Unione Europea ai governi nazionali e regionali che tendevano ad abbassare i numeri di posti letto per abitante e a riconvertire o chiudere i piccoli ospedali.

6 agosto 2004: inaugurazione della lungodegenza, dell’udt e Day Surgery al San Giacomo –
il sindaco di Torremaggiore Alcide Di Pumpo
ed il Governatore della Regione Puglia Raffaele FITTO
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La Regione Puglia ha prima riconvertito il San Giacomo con il Piano Ospedaliero Fitto nel 2004 riducendo i quasi 200 posti letto a 106 posti letto ospedalieri ( ma con altri reparti: Pneumologia, Lungodegenza e servizio di Day Surgery ) e dopo ne ha decretato la chiusura decisa dal Governatore Vendola il 15/12/2010. Ad oggi il San Giacomo è un PTA (Presidio Territoriale di Assistenza) con i reparti territoriali UDT/Ospedale di Comunità e Hospice ( sono presenti 17 posti letto territoriali). Il Laboratorio Analisi è stato declassato a Centro Prelievi. L’ex Pronto Soccorso, è diventato prima PPI (Punto di Primo Intervento) ed ora si chiama PFM (postazione fissa medicalizzata).

Il PPI/PFM di Torremaggiore nel 2019 ha registrato il maggior numero di accessi rispetto agli altri ex PPI della Capitanata ( Vieste, San Marco in Lamis, Monte S.Angelo e Vico del Gargano). Tanti altri servizi sanitari che dovevano essere attivati il San Giacomo li attende dal 2011. Ma questa è un’altra storia arcinota e tutt’altro che esaltante.

QUALE ALTRO FUTURO PER IL SAN GIACOMO ERA POSSIBILE?

Agli inizi degli anni Novanta il San Giacomo era un nosocomio molto apprezzato e invidiato dalle realtà ospedaliere limitrofe. La mancata spinta della politica locale non le ha consentito di effettuare l’upgrade a IRCCS. Con una diversa destinazione quella struttura poteva specializzarsi, corazzarsi e non avrebbe fatto la fine che purtroppo ha fatto. Lo scarso interesse della collettività locale non atto a proteggere il suo patrimonio ospedaliero e culturale ne ha decretato, ulteriormente ed ingiustamente il lento declino. Non dimentichiamo anche che il San Giacomo di Torremaggiore era visto dai politici della vicina San Severo come una colonia che andava annessa, purtroppo ci riuscirono. Torremaggiore non aveva alcun peso in Regione per poter valorizzare la sua posizione ed il suo ruolo. Il nosocomio torremaggiorese funzionava meglio rispetto alla struttura ospedaliera di San Severo ed erano presenti professionisti medici molto qualificati ed apprezzati. Non era questo un dettaglio di poco conto e la maggiore popolazione residente a San Severo e del relativo indotto non poteva essere la ratio principale di questa scelta molto discutibile. Ennesima occasione mancata.

IL NUOVO OSPEDALE DELL’ALTA CAPITANATA (OAC) RIMASTO ALLO STADIO DI PROPOSTA – A più riprese si parlò ( anche nel PAL – Piano Attuativo Locale dell’ASL FG 2009 -2011) della creazione di un unico Ospedale sulla SS16 che avrebbe perciò superato le vecchie strutture del San Giacomo e del Masselli Mascia per un vero Presidio Ospedaliero completo ma non se ne fece nulla. Il maggiore peso della politica sanseverese in Regione dirottò tutto su San Severo peraltro allocando la nuova struttura ospedaliera all’interno del centro abitato con tutti i limiti che ben conosciamo. Ennesima beffa per l’utenza dell’Alto Tavoliere, con questo scenario le strutture del San Giacomo e del Masselli Mascia avrebbero ospitato servizi sanitari non ospedalieri ed i dipartimenti sanitari territoriali. Occorreva invece andare oltre lo schema del campanile e fare squadra, un dettaglio che oggi avrebbe disegnato altri scenari di sviluppo per il nostro territorio. Oggi è sotto gli occhi di tutti che gli investimenti sono dirottati nella quasi totalità sul Policlinico Riuniti di Foggia e su Casa Sollievo a San Giovanni Rotondo. Briciole restano per i tre ospedali dell’ASL Fg ( San Severo, Cerignola e Manfredonia) con tanti punti interrogativi sul loro futuro.

2014 – IPOTESI OPG ( OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO) A TORREMAGGIORE MAI DECOLLATA – Rassegna stampa –

LA MANCANZA DI UN CONSIGLIERE REGIONALE DI TORREMAGGIORE, VERO GRANDE LIMITE PER IL DECOLLO DEL SAN GIACOMO ANCHE AI TEMPI DELLA SPENDING REVIEW. UNA COLPA LOCALE MAI GESTITA

La Regione Puglia con la deliberazione n°1791 del 15/12/2010 ha imposto senza alcuna concertazione con il territorio la CHIUSURA del Presidio Ospedaliero San Giacomo di Torremaggiore, del P.O. Umberto I di San Marco in Lamis (Fg) e del P.O. San Miche Arcangelo di Monte S.Angelo (Fg) a pochi mesi dalla rielezione del Governatore Niki Vendola. Il nosocomio da sempre punto di riferimento per l’Alto Tavoliere e per i territori limitrofi ha visto i suoi posti letto ( MARR – Malattie Apparato Respiratorio e Lungodegenza ) scendere da 44 a zero, rispetto ai 106 presenti nel 2002 con la precedente riforma regionale del Governatore Raffaele Fitto, che comunque manteneva a Torremaggiore la struttura ospedaliera in rete con San Severo e San Marco in Lamis ed attivava già da allora l’UDT oggi denominato Ospedale di Comunità, tutt’ora presente. Nell’ASL FG con quella deliberazione del 2010 sono stati ridotti i posti letto da 970 a 713 , a Torremaggiore si è passati da 44 posti letto a ZERO. Ecco l’elenco degli stabilimenti ospedalieri pugliesi dismessi nel medesimo giorno: Ruvo di Puglia, Bitonto, Santeramo in Colle, Minervino Murge, Spinazzola, Cisternino, Ceglie Messapica, Monte Sant’Angelo, Torremaggiore, San Marco in Lamis, Gagliano del Capo, Maglie, Poggiardo, Massafra e Mottola. La popolazione nel 2010 ha vissuto un brutto Natale con questa beffa imposta da Bari senza ALCUNA concertazione. E se nel 2002 con il primo taglio di PL la comunità torremaggiorese aveva pagato un primo pesante prezzo in nome della spendig review e della poca distanza con San Severo nel 2010 si è chiusa la seconda vita del San Giacomo in modo vergognoso. La prima vita del nosocomio ha avuto la sua incessante crescita dal 1935 alla seconda metà degli anni novanta con il fattivo ed instancabile supporto del Prof. Salvatore Ciaccia , del Prof. Nicola Bellantuono, del Prof. Michele Renato Piancone e dei rispettivi team. Appariva oramai un ricordo intramontabile e purtroppo irripetibile. Non di certo solo per scelta della Regione ma anche del disinteresse collettivo per questa eccellenza che era stata spolpata dalla cattiva politica e da pessimi dirigenti nominati dalla politica che hanno pensato a tutto ma non al bene comune della comunità torremaggiorese e dell’Alto Tavoliere. Anche la mancata elezione in consiglio regionale nel 2010 di Alcide Di Pumpo e di Costanzo Di Iorio che avrebbe prospettato ben altro per il nostro territorio ha dato il KO finale. I risultati nel 2010 ed oggi sono tristemente sotto gli occhi di tutti.

Il 19 aprile 2020 anche il San Giacomo è stato citato nella trasmissione di la7 Non è l’arena di Massimo Giletti a proposito degli stabilimenti ospedalieri dismessi in Puglia – www.torremaggiore.com

SCENARI FUTURI TUTTI PRIVI DI VISIONE, ANCHE IN VISTA DELLA FASE POST-COVID-19

Occorre ripartire dallo scenario presente per riscrivere una nuova pagina di storia sanitaria con la nuova giunta regionale che i pugliesi sceglieranno entro la fine del 2020. A Torremaggiore c’è stato un decennio da dimenticare, dato che la Regione ha tolto anche la dicitura San Giacomo che il Comitato Salute Alto Tavoliere ha scoperto, denunciato ed è diventato oggetto di interrogazione in Regione. Durante l’emergenza Covid-19 l’UDT del San Giacomo è stato adibito dalla Regione a Reparto post-Acuzie ma dopo i primi ricoveri, la struttura è stata chiusa per adeguarla dal punto di vista strutturale con la localizzazione di impianti gas medicali sia in UDT che nei locali dove verrà la RSA R1. Lavori ultimati e nessun ricovero effettivo dopo del rinnovo.

CRONISTORIA DEI DIRETTORI SANITARI DEL SAN GIACOMO

1935 -1966 PROF. SALVATORE CIACCIA
1966 -1992 PROF. NICOLA BELLANTUONO
Dopo del pensionamento del Prof. Bellantuono alla Direzione Sanitaria del San Giacomo andò il dott. Giuseppe D’Alessandro, dopo il dott. Maurizio Leone, il dott. Fernando Palma ed il dott. Matteo Ciavarella. Seguiranno il dott. Costantino Vocino e la dott.ssa Antonietta Costantino.

CRONISTORIA DEI PRESIDENTI/COMMISSARI DEL SAN GIACOMO

AURELIO FORESE
GIOVANNI PRENCIPE
NICOLA AMETTA
SILVIO PALMA
AVV. ELIO ANTONUCCI
PROF. ALDO FANTAUZZI
LUIGI COLANGELO
DOTT. PASQUALE RICCIARDELLI
DOTT. SILVIO SCUDERO
MICHELE PITASSI
PROF. ANTONIO TOSCHES
DOTT. AGOSTINO DELLE VERGINI

Il PTA SAN Giacomo di Torremaggiore a febbraio 2020 – www.torremaggiore.com –

PERSONALITA’ LEGATE ALL’OSPEDALE SAN GIACOMO

CHI ERA IL PROF. SALVATORE CIACCIA (Fondatore del San Giacomo, Primo Direttore Sanitario e Primo Primario Chirurgo-Ortopedico) – Torremaggiore.Com

CHI ERA IL PROF. NICOLA BELLANTUONO ( Direttore Sanitario del San Giacomo dal 1966 al 1992 del San Giacomo – Primario del Reparto di Chirurgia Generale ) – Torremaggiore.Com

Pagina Web del Prof. Michele Renato Piancone – classe 1940 – Dal 1972 al 31/12/1998 fu Primario del Reparto di Medicina Interna del San Giacomo. Al suo interno fu promotore insieme al suo Staff della realizzazione di una Sezione aggregata di Cardiologia con Unità Coronarica con annessa attività di Elettrofisiologia e Impianti di pacemaker. Ha altresì fatto realizzare una elipista per il trasporto dei cardiopatici acuti con l’Eliambulanza. Nel 1999 fu nominato Direttore della Struttura Complessa di Medicina Interna – Cardiologia del Presidio Ospedaliero Teresa Masselli Mascia di San Severo; Fu promotore della realizzazione dell’U.O. di Telecardiologia che ha reso possibile la terapia dell’infarto miocardico nell’intero territorio dell’ASL Fg mediante la Trombolisi pre-ospedaliera (“Modello San Severo”). Organizzò anche una sala di emodinamica. Altresì fu Direttore del Dipartimento di Cardiologia dell’ASL FG.

Dott. Giorgio D’Amico ( 1946 -2017) – A partire dalla seconda metà degli anni novanta al 2004  è stato Primario di Chirurgia Generale del Presidio Ospedaliero San Giacomo quando era pienamente funzionante prima che la Regione Puglia ne ha deciso una prima riconversione nel 2004 e la chiusura definitiva alla fine di dicembre 2010. Dopo l’esperienza presso il nosocomio torremaggiorese ha lavorato anche presso il Presidio Ospedaliero Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Fg). ( leggi approfondimento sul Primario Chirurgo D’Amico qui – Torremaggiore.Com )

COMMENTI SULLA COMMEMORAZIONE DELL’85°ANNIVERSARIO DALLA NASCITA DEL SAN GIACOMO

Enzo Palma – Costruttore locale – Una bella ricorrenza per la nostra città. Ricordo ancora nella primavera del 1973 quando furono inaugurati i lavori di realizzazione del nuovo plesso con la presenza dell’on. Vincenzo Russo (DC) Sottosegretario ai Lavori Pubblici, fu una grande emozione. Finalmente Torremaggiore diventava una città moderna con una struttura ospedaliera moderna e rispondente alle esigenze della comunità. Il Progettista e Direttore dei Lavori fu il Prof. Paolo Massarotti. I lavori furono eseguiti dal Maestro muratore Salvatore Palma, mio padre, ed è doppiamente per me motivo di grande orgoglio. Anche i miei fratelli Antonio e Lucio hanno collaborato in ambito tecnico per la realizzazione della nuova ala del San Giacomo. Il primo era ingegnere e si occupò di effettuare i calcoli, mentre il secondo come perito industriale ha svolto il ruolo di assistente di cantiere. Grazie a tutti i sanitari che hanno reso grande questo Ospedale.

Dott. Giovanni Ariano Dirigente Medico Radiologo del P.O. Teresa Masselli Mascia di San Severo e del PTA San Giacomo di Torremaggiore. Le 85 candeline del nostro San Giacomo rappresentano una importante tappa per la nostra città. Il nostro è stato un Ospedale di riferimento non solo per la nostra regione e per il Molise ma anche per pazienti delle province campane di Avellino e di Benevento. Il polo chirurgico/ortopedico del Prof. Ciaccia, quello chirurgico del Prof. Bellantuono e della medicina/cardiologia/Utic del Prof. Piancone erano all’epoca reparti di eccellenza e che sono per noi motivo di orgoglio. La chiusura del San Giacomo è stata una grave perdita per tutto il territorio. La nuova veste di PTA rappresenta altro rispetto al passato ma noi riusciamo con il nostro servizio di radiologia a saturare al massimo il nostro reparto ( tasso di saturazione registrato pari al 97%), proseguendo la splendida attività di chi ci ha preceduto in altre discipline.

Dott. Matteo BuonoDirettore Hospice ed UDT al PTA San Giacomo e consigliere presso l’Ordine dei Medici della Provincia di Foggia
L’Anniversario dovrebbe essere sempre una data da ricordare, sia per le cose belle, come per quelle negative. Aiuta a mantenere la memoria di quello che siamo e conserva il senso di Comunità. Nello specifico, l’85 della nascita del S. Giacomo, deve farci riflettere del cambiamento che in questi anni ha subito la nostra Sanità. Da un Ospedale nato per servire un Territorio, ha garantito nel tempo tutta un’altra serie di prestazioni che hanno dato lustro, grazie a tutti coloro che si sono impegnati giorno e notte, ad un “piccolo” Ospedale di periferia. Con il passare degli anni, si è visto che la Sanità andava in un’altra direzione. Si passava dal sistema ospedalocentrico a quello a trazione Territoriale. Il San Giacomo ha seguito e giornalmente sta inseguendo questa “mutazione” diventando PTA di Torremaggiore, dove si erogano prestazioni di tipo Residenziale, attraverso l’Hospice e l’UDT; prestazioni ambulatoriali specialistiche, ma anche attraverso servizi come il SERD, Salute mentale, PPI, Continuità assistenziale, 118. Anche in tempi di Pandemia non si è tirato indietro. È nato il Drive Thru per eseguire tamponi a tutti i residenti del territorio, dietro segnalazione del Dipartimento di Prevenzione, è stato istituito il gruppo USCA di Torremaggiore, contribuisce alla sanificazione di tutti i mezzi e dei sanitari H/24 impegnati nell’emergenza. Il futuro prevede l’apertura della tanto attesa RSA R1 e chissà di cos’altro.
Che questo Anniversario sia di buon auspicio e ci porti a guardare oltre l’orizzonte, con la prospettiva di poter servire al meglio i cittadini che tanto hanno bisogno di una visione moderna dell’assistenza sanitaria. Noi operatori ci siamo e non faremo mai mancare il nostro contributo. Auguri “San Giacomo “, ad maiora!

Dott.ssa Maria Lucia Antonietta LeccisottiResponsabile del PTA San Giacomo. Il 24 maggio 2020 è l’ 85°anniversario dell’Ospedale San Giacomo di Torremaggiore: è stato un grande punto di riferimento nella vasta area del Tavoliere pugliese. Al suo interno hanno operato tanti professionisti illustri tra cui ricordiamo il Prof. Salvatore Ciaccia, insigne ortopedico e primo Direttore Sanitario del San Giacomo e Primario Chirurgo-ortopedico ed il Prof. Nicola Bellantuono, Direttore Sanitario e Primario di Chirurgia Generale, grande uomo di scienza e rettitudine morale. Dopo la riconversione da Ospedale a PTA ( Presidio Territoriale di Assistenza) il San Giacomo è diventato di fatto una Casa della Salute ovvero una struttura che eroga prestazioni sanitarie sul territorio garantendo la continuità dell’assistenza con l’Ospedale e con l’attività di prevenzione. Personalmente non ho avuto l’onore di lavorare con i suddetti professionisti illustri, ma sono orgogliosa di far parte degli operatori di questa struttura cercando nel mio piccolo di dare un contributo nel miglioramento dei servizi e di dare risposte alle esigenze degli utenti.

Il messaggio dell’intero personale dell’ex PPIT oggi PFM ( Postazione Fissa medicalizzata) del PTA San Giacomo di Torremaggiore
Tantissimi Auguri “Ospedale San Giacomo” per il tuo 85° compleanno.
Si, perché per noi personale medico, infermieristico, ausiliario e autisti del P.F.M, nonostante tutte le riforme che hai subito in questi anni, resti sempre il “NOSTRO OSPEDALE SAN GIACOMO”, dove hai dato lavoro a tantissimi Professionisti, sei stato un luogo di sofferenza, di preghiera, di speranza, di gioia e purtroppo anche di morte. Da te, si sono succeduti tanti Luminari della Medicina i quali erano orgogliosi di essere affiancati da personale qualificato, professionista ed umano il quale era, è e sarà ancora oggi consapevole che la nostra è una missione di vita. Grazie e di nuovo tantissimi auguri per altri mille anni ancora di servizio sanitario a Torremaggiore.

dott. Michele Antonucci
Presidente del Comitato Salute Alto Tavoliere della Puglia

24 maggio 1935 – 24 maggio 2020: in occasione dell’ottantacinquesimo anniversario dell’inaugurazione dell’Ospedale San Giacomo di Torremaggiore, esprimiamo il nostro più profondo senso di gratitudine ai medici, agli infermieri e a tutti coloro che hanno profuso impegno nel nostro nosocomio con dedizione dando risposte efficaci ai bisogni del malato, salvando tantissime vite umane. Quest’ultimo è un aspetto poco valorizzato, che invece merita maggiore attenzione.
Come Comitato avevamo programmato da gennaio 2020 una iniziativa pubblica il 24/05/2020 ma che è stata rinviata a data da destinarsi a causa del Coronavirus. Questo anniversario è per noi incentrato sul ringraziamento a tutti gli operatori sanitari che hanno reso grande questa struttura fino al 2010. Una storia purtroppo irripetibile. Resta salda la nostra volontà ed impegno a dialogare con le istituzioni regionali per far attivare servizi sanitari che attendiamo dal 2011. I risultati che abbiamo conseguito dal 2018 ad oggi sono a vantaggio della nostra comunità cittadina e del comprensorio ma occorre vigilare ogni giorno affinchè non ci siano scippi. Auspichiamo una profonda rivisitazione del Piano Ospedaliero dopo questa pandemia, affinchè si possa ripartire e seriamente dopo una gestione tutt’altro che esaltante. Ma che si riparta dal confronto con gli operatori sanitari e dalle esigenze dei territori. Il tutto va realizzato ragionando in vera logica di rete tra le strutture del territorio e quelle ospedaliere. Le errate riforme sanitarie degli ultimi venti anno meritano di essere totalmente riviste.

ARCHIVIO FOTOGRAFICO DI TORREMAGGIORE.COM ( FOTO DEL NOSOCOMIO DURANTE I LAVORI DEL 2011, 2014-2015 e VISTA ATTUALE NEL 2020