PTA San Giacomo Torremaggiore: quale futuro dopo tanti piani di riordino e quali prospettive per il Punto di Primo Intervento? Ripercorriamo in breve l’excursus storico dell’ex nosocomio di Torremaggiore dal 2010 ad oggi.

Dicembre 2010: la Regione Puglia aveva approvato un piano di riordino ospedaliero dove veniva prevista la disattivazione dei presidi ospedalieri delle seguenti città pugliesi entro il 31/12/2010 ( Ruvo di Puglia, Bitonto, Santeramo in Colle, Minervino Murge, Spinazzola, Cisternino, Ceglie Messapica, Monte Sant’Angelo, Torremaggiore, San Marco in Lamis, Gagliano del Capo, Maglie, Poggiardo, Massafra, Mottola), nello specifico in provincia di Foggia, di pertinenza dell’ASL FG, i posti letto si riducevano da 970 a 713. Nello specifico l’ex presidio ospedaliero San Giacomo ha visto la presenza di posti letto da 44 a zero ( erano presenti i reparti di lungodegenza e di MAR – malattie dell’apparato respiratorio).

Il 28 marzo 2011 il Comune di Torremaggiore con l’ASL FG ha sottoscritto un Protocollo di Intesa che prevedeva per Torremaggiore con delibera n° 431 del 08/04/2011 le seguenti attivazioni:
– 1 modulo di Hospice con 8 posti letto;
– 2 moduli di RSA da 20 posti letto ciascuno, di cui 1 dedicato ai malati di Alzheimer;
– 1 centro per l’autismo al servizio dell’area nord dell’ASL Provinciale;
– DAY SERVICE – PCA – PACC (chirurgici e medici)

Restavano confermati i seguenti servizi:
– Servizio Laboratorio di analisi cliniche;
– Servizio di Radiologia;
– Punto di Primo Intervento con l’attivazione di due posti letto per l’osservazione breve;
– Ambulatori Specialistici di Distretto;
– Unità di degenza territoriale (U.D.T.);
– 1 modulo di riabilitazione neuromotoria (ex art. 26) da 20 posti letto (subordinato alla programmazione ragionale);

Per effettuare le azioni di adeguamento di cui sopra l’ASL FG aveva previsto il finanziamento di €. 1.500.000 sui nuovi fondi FESR destinati sia agli adeguamenti strutturali ed impiantistici sia per l’acquisto di nuovi strumenti tecnologici. Di questo progetto a parte l’Hospice, gli altri moduli non sono stati attivati. Dal 2011 al 2014 si sono svolti molti consigli comunali a Torremaggiore per chiedere il rispetto del protocollo di intesa ma non si è concretizzato niente altro.

La Regione Puglia nel 2015 a seguito del Decreto Ministeriale 70/2015 ha nuovamente ridisegnato tutto il sistema sanitario regionale. Il nuovo decreto ministeriale ha ridefinito gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera. A questo punto il regolamento regionale 4 giugno 2015 n°14 ha esteso sul territorio regionale i modelli dell’assistenza ospedaliera previsti peraltro anche dall’Intesa Stato‐Regioni 10 luglio 2014 ‐ Patto per la Salute 2014‐2016.

Il 30 marzo 2015 è stata inaugurata la nuova struttura PTA San Giacomo. Entriamo nel dettaglio di questa nuova dicitura. Il Presidio Territoriale di Assistenza (PTA) rappresenta per il legislatore la risposta alla riconversione delle strutture ospedaliere e contribuisce alla rifunzionalizzazione dei servizi distrettuali concentrando, il più possibile, tutte le attività che possono contribuire a realizzare la copertura assistenziale nell’arco delle 12 o 24 ore. Il Regolamento regionale di programmazione n.14 del 3 Giugno 2015, dopo l’avvenuta dismissione e riconversione dell’ex Presidio Ospedaliero “S.Giacomo” di Torrremaggiore, prevedeva l’attivazione di n. 6 posti letto (p.l.) dell’Ospedale di Comunità pediatrica; di n.20 posti letto (p.l.) della RSA-R1 per anziani e di n.8 posti letto (p.l.) Rene e l’Ambulatorio infermieristico. Questa previsione programmatica è stata confermata dal Regolamento Regionale 10 marzo 2017 n°7. Quindi ad oggi Torremaggiore attende l’attuazione del nuovo assetto sanitario per il PTA San Giacomo come da tabella sopra pubblicata e si arriverebbe a quota 54 posti letto. Ma quando?
Dal 2011 ad oggi quindi è stato realizzato solo una parte di quello che prevedevano le delibere regionali, inaccettabile lo stato di immobilismo della politica regionale e della cittadinanza.

 

Dal 23 dicembre 2017 peraltro il Punto di Primo Intervento di Torremaggiore è dotato di personale medico solo per 12 ore ( ne avevamo parlato il 28/12/2017 a questo indirizzo ), per ragioni organizzative interne all’ ASL Fg. Non è la prima volta che Torremaggiore viene sprovvista di questo importante servizio nelle ore notturne. Questa scellerata scelta comporta un disagio per la cittadinanza di Torremaggiore e per i comuni limitrofi che porta ad intasare il Pronto Soccorso Ospedaliero del Masselli Mascia di San Severo, del Riuniti di Foggia e del Presidio Ospedaliero Casa Sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo. Il ruolo di filtro del PPI di Torremaggiore per i codici bianchi e verdi è fondamentale e non può venire meno. Dato che il Decreto Ministeriale 70/2015 prevede che i PPI hanno ragione di esistere se superano le seimila prestazioni ( peraltro sino ad oggi sempre superate dal ppi di Torremaggiore),non si deve correre alcun rischio per questi provvedimenti organizzativi che possono minare la statistica globale dell’anno solare. Torremaggiore ha già pagato un prezzo troppo alto negli ultimi anni con i piani di riordino. Previsto a breve un consiglio comunale monotematico, ma non basta,  anche la cittadinanza deve fare la sua parte. Da Torremaggiore.Com parte una petizione on line per il ripristino della totale funzionalità del PPI h24 e per l’attuazione dei nuovi servizi per il PTA San Giacomo.

Michele Antonucci