Il Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia Vito Montanaro ha reso noto che entro la fine di giugno sarà dismessa l’attuale rete regionale Covid programmata per fronteggiare l’emergenza Covid-19. I sette ospedali pubblici restano in allerta e pronti a riattivare i reparti se dovesserro esserci le condizioni. In previsione della seconda ondata di contagi la Regione Puglia Puglia sta predisponendo un nuovo piano che prevede la creazione di quattro Ospedali Covid.

«Siamo ancora in fase di studio – ha affermato il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro – ma l’idea, al momento, è quella di individuare strutture che garantiscano almeno 150 posti letto e che siano vicine ai più grandi ospedali pugliesi, come Policlinico di Bari, Riuniti di Foggia, Perrino a Brindisi, Fazzi a Lecce. Creeremo quattro ospedali che saranno dedicati solo al Covid, in modo da garantire percorsi del tutto separati. Allo stesso tempo, questo ci permetterà di non bloccare la normale attività negli ospedali, come accaduto da marzo in poi». I quattro centri Covid troveranno spazio in strutture già esistenti, come ad esempio ex ospedali dismessi o trasformati in Presidi territoriali assistenziali. La notizia è stata riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno e dall’emittente televisiva Antenna Sud ma mai come oggi merita di essere approfondita per l’area Puglia Nord.


Nel mese di marzo sono stati utilizzati fondi regionali per avviare l’adeguamento di molte strutture ex ospedaliere della puglia settentrionale con destinazione Post Acuzie, ma i lavori sono attualmente ancora in corso ed i ricoveri non sono mai partiti. Il 23 marzo 2020 al San Giacomo di Torremaggiore è stato effettuato qualche ricovero ma dopo il Reparto Post Acuzie è stato chiuso per adeguare la struttura.

In provincia di Foggia gli ospedali dismessi nel 2010 dal Governatore Vendola e classificati come PTA ( Presidio Territoriale di Assistenza) sono tre: il San Giacomo di Torremaggiore ( peraltro unico PTA della Capitanata ad attendere l’attivazione di molti servizi sanitati attesi dal 2011, confermati nel 2015 e tagliati da Emiliano nel 2019) , il San Michele Arcangelo di Monte S.Angelo e l’Umberto I di San Marco in Lamis. Torremaggiore dista 41 km dal Policlinico Riuniti di Foggia, San Marco in Lamis invece dista 40 km e  Monte S.Angelo dista 65 km. Quale sarà la città individuata dalla Regione e concertata con chi?

Se il numero uno del dipartimento salute  ha semplicemente reso noto che la capienza di almeno 150 posti letto e la vicinanza al Policlinico Riuniti di Foggia sono i criteri di scelta la Regione Puglia perchè non interessa la Conferenza dei Sindaci dei rispettivi territori, gli operatori sanitari, le associazioni ed i comitati impegnati in prima linea in ambito sanitario? Perchè si prosegue con la politica degli annunci anche ad un passo dalle elezioni regionali? La gestione della salute dei pugliesi durante una paventata nuova ondata di contagi non meriterebbe un altro approccio?

Michele Antonucci