In questi giorni di quarantena il Comitato Vola Gino Lisa non ha mai smesso di preoccuparsi delle vicende del nostro scalo, mantenendo i contatti con le istituzioni regionali al fine di comprendere gli eventuali risvolti del lockdown sulla prosecuzione dei lavori del cantiere. Su questo punto possiamo tranquillizzare: i lavori sono andati avanti regolarmente (con solo pochi gg di ritardo sulla tabella di marcia, dovuti alle Bonifiche Ordigni Bellici inesplosi rinvenuti negli scavi) fino a che l’emergenza nazionale ha imposto l’inevitabile stop generale lo scorso 2 aprile. Sono stati finora completati i lavori al 50/60%.

stato fotografico allungamento pista al 28/02/2020 – www.dauniacom.it –

Allo stato attuale, pertanto, non ci sono particolari problemi tecnici/burocratici per la chiusura dei lavori rispetto ai tempi previsti, al netto dello slittamento causato dalla pandemia Covid-19. Come appena ribadito da Aeroporti di Puglia, il cantiere andrà avanti (ci auspichiamo già dal 4 maggio p.v.), sia perché gli ingenti investimenti fatti finora sullo scalo devono necessariamente essere portati a termine, sia perché grazie al SIEG del marzo 2019 le prospettive di sviluppo del Gino Lisa esistono e sono
interessanti, secondo il Piano Industriale di AdP 2020-2028. Chiarito quindi che Foggia avrà la sua pista allungata, come previsto, è ora doverso soffermarci su quella che è certamente una crisi mondiale del settore trasporti ed in particolare di quello aereo. Anche qui stiamo lavorando, come sempre, per garantire, nei limiti delle nostre competenze, un avvenire
al nostro scalo sia per l’immediato sia per il futuro prossimo, dopo la ripresa del trasporto aereo. Nell’immediatezza è certamente necessario portare avanti l’idea del Presidente della Regione Puglia e diAeroporti di Puglia di trasformare il Gino Lisa nella base regionale della Protezione Civile. Lo abbiamo capito ancora di più in questi giorni quanto sia importante questo passaggio. Una emergenza sanitaria di tale portata necessita di una presenza forte della Protezione Civile sul territorio di Capitanata,che per ubicazione è certamente in grado di offrire un migliore intervento su tutto il Mezzogiorno, a patto di implementarvi una buona organizzazione logistica della prima linea di intervento. In questa emergenza sanitaria gli ospedali di Foggia e di San Giovanni Rotondo stanno garantendo eccellenza per tutta la zona, e potrebbero fare ancora di più e per più persone/territori con un migliore supporto aereo e terrestre basato al Gino Lisa.

La Protezione Civile a Foggia non può intendersi dunque come il semplice basarvi di qualche Canadair o altri aerei antincendio ( già visti anche con la vecchia pista ). La Protezione Civile dovrà svilupparsi con una vera presenza di uomini e mezzi, oltre che di una cabina di regia per l’intera Regione Puglia e magari anche oltre, puntando ad una più vasta piattaforma territoriale d’intervento per il Centro-Sud Italia. Questo insediamento della Protezione Civile, per l’immediato post emergenza (2020-2022), potrebbe quindi essere il primo vero possibile obiettivo da raggiungere a pista ultimata. Per il prossimo futuro (2023-2025 ed oltre), invece, si dovrà necessariamente reinventare l’utilizzo anche commerciale dello scalo civile, cercando di contenere i costi di gestione dell’aeroporto, a partire da quelli della Torre di Controllo (TWR).

stato fotografico allungamento pista al 28/02/2020

Come sempre il Comitato, attraverso il suo staff tecnico, guarda avanti e ipotizza per il Gino Lisa la possibilità di usufruire della Torre di Controllo Remota (R-TWR). Essa consiste nel sostituire la presenza fisica dei controllori di volo in una torre di controllo con un sofisticato set di telecamere panoramiche ad altissima risoluzione, microfoni ad alta definzione ed altri sensori, che trasmettono continuamente tutto ciò che accade nell’aeroporto verso una postazione remota (tipicamente la torre di controllo di un altro aeroporto più grande ed attrezzato). Qui dei grandi monitor ad altissima definizone riproducono davanti ai controllori di volo fisicamente presenti nell’aeroporto “controllante” tutto ciò che accade nell’aeroporto remoto: è esattamente come se i monitor fossero le loro
finestre dalla torre di controllo “controllata”, con la possibilità di manovrare le telecamere, zoomare, usufruire di visione notturna, di visione filtrata anti-abbagliamento e anti-nebbia/riverbero, realtà aumentata che aggiunge informazioni in sovraimpressione alle immagini in arrivo (es. il codice dell’aereo in movimento, la distanza, la velocità, l’altezza, ecc.).
La sicurezza e l’operatività di una torre di controllo remota (senza operatori fisicamente presenti), quindi,sono pari o superiori a quella di una torre tradizionale (con operatori fisicamente presenti). Il grande vantaggio è il grande risparmio sui costi per gli aeroporti a basso traffico (che altrimenti
potrebbero dover chiudere per insostenibilità economica): anziché tenere fissi i controllori di volo nella torre dello scalo minore (che sono quindi inattivi per la maggior parte del tempo se i voli sono pochi, con
grande inefficienza sui costi), il servizio di controllo viene erogato (e pagato) “on demand” al momento dei pochi decolli/atterraggi . Quando serve, quindi, un operatore remoto si collega dal centro di controllo
remoto, guida i velivoli in arrivo/partenza per il tempo necessario, e poi “stacca”, dedicandosi magari ad un’altra torre remota che lo richieda o al traffico del suo aeroporto maggiore in cui è fisicamente presente. Per Foggia, un servizio di torre di controllo tradizionale necessario per un traffico aereo civile di almeno 16h al giorno (dalle ore 7:00 alle ore 23:00) costerebbe sui 2.000.000 €/anno; una R-TWR invece costerebbe sui 400.000 €/anno (il 20%), e sarebbe operativa h24 e con qualsiasi meteo (con grande
vantaggio operativo, quindi, anche per la Protezione Cvile). Questo sistema di controllo del traffico aereo (incoraggiato dall’Unione Europea col Programma SESAR, e operativo in Svezia sull’aeroporto di Örnsköldsvik ed altri scali minori dal 2015) in Italia è stato sperimentato nel 2016 da ENAV nel corso del Progetto RACOON (Remote Airport Concept Of OperatioN),
in cui la torre di controllo di Milano Malpensa ha gestito remotamente con successo i voli di Milano Linate:
TG3 Pixel: https://www.enav.it/sites/public/it/Media/RassegnaVideo/aerei-sorvegliati-da-una-torre-di-controllo-in-remoto.html

RACOON: https://www.enav.it/sites/public/it/Servizi/racoon.html#

La sperimentazione RACOON ha avuto talmente successo da convincere ENAV ad investire nel suo Piano Industriale 2018-2022 ben 650.000.000 € per avviare i centri di controllo remoto di Milano e Roma, destinati in futuro a gestire anche il traffico degli aeroporti minori delle rispettive zone di comepetenza ACC (Area Control Centers). In una fase successiva (quindi dal 2023 in poi) ENAV intende attrezzare per il controllo remoto anche gli
altri suoi 2 centri nazionali di controllo del volo, Padova e Brindisi.
Poiché Foggia ricade nella zona di controllo FIR (Flight Information Region) di Brindisi, il Gino Lisa potrebbe benissimo essere un suo “progetto pilota” per sperimentare la Remote Tower da Brindisi su Foggia, su uno scalo operativo ma poco trafficato (e quindi particolarmente adatto ad una prima implementazione di test, riproducendo in piccolo quanto fatto per il progetto RACOON da Malpensa su Linate). Nei nostri studi di fattibilità passati sul Gino Lisa abbiamo già parlato della Remote Tower fin dal 2016,grazie all’ausilio dell’Ing. Giuseppe Petracca. Come si è visto, i vantaggi economici sarebbero enormi, con gran sollievo per le finanze di Aeroporti di Puglia e della Regione Puglia. Oggi noi lanciamo, nuovamente , questo input tecnico ad Aeroporti di Puglia, Regione Puglia ed ENAV affinché il Gino Lisa di Foggia divenga il primo aeroporto del sistema aerportuale pugliese a sperimentare la Remote Tower. La programmazione dei voli civili sarà poi il passo ulteriore da compiere, che potrà iniziare fin dal 2020-2021 (ripresa operatività dello scalo e delle compagnie aeree) per poi compiersi davvero negli anni successivi, quando il traffico aereo civile si sarà sufficientemente ristabilito. Inoltre, una volta abbattuti i costi di gestione tramite la R-TWR, i risparmi così ottenuti potrebbero anche essere reinvestiti nei fondamentali incentivi da erogare alle compagnie aeree per iniziare a volare su Foggia, favorendo così il tanto agognato sviluppo del nostro aeroporto e della nostra terra.

Noi ci crediamo e ci siamo sempre.
Ora più che mai, Gino Lisa!

Prof. Sergio Venturino
Presidente COMITATO VOLA GINO LISA