“L’arte si racconta”. “Il Club di Territorio di Manfredonia del Touring Club Italiano” ospita giovedì 15  giugno (alle ore 19.30 presso il Terrazzo dell’Infopoint del Gal Daunofantino,) Florian Lettl, figlio di Wolfgang illustre pittore del ‘900, che avrà il piacere di incontrare la cittadinanza per raccontare lo straordinario e viscerale rapporto del padre con la città (inesauribile fonte d’ispirazione pittorica).

All’incontro, moderato dall’Avv. Michela d’Onofrio, interverranno Saverio Mazzone (Amministratore Unico dell’Agenzia del Turismo di Manfredonia), l’Avv. Vincenzo d’Onofrio (storico Console del TCI), Michele De Meo (console del TCI) e Michele d’Errico (Presidente del Gal Daunofantino).

Come è noto, quasi 10 anni dopo la sua morte, grazie alla disponibilità del Comune di Manfredonia e di alcuni amici, dal 4 agosto al 3 settembre a Manfredonia ci sarà la mostra “Manfredonia, la mia amata” che ospiterà per la prima volta in Italia una selezione dei suoi dipinti (35 impressionisti e circa 40 immagini surrealiste) per il pubblico Italiano.

Nel 1972 l’artista scelse Manfredonia quale seconda casa della sua famiglia. Già, perché Wolfgang Lettl acquistò un terreno a Siponto, dove abitò fino al 2005. Ed è a Siponto che il surrealista Lettl divenne impressionista perché, come spiega il figlio, “Non esiste altro posto al mondo con questa luce, questa spiaggia e questa atmosfera”.

Lettl è stato uno dei grandi pittori della seconda generazione surrealista, fondatore anche dell’Organizzazione per la promozione dell’arte surrealista, nonche’ creatore lui stesso di un museo surrealista ad Augusta, nella cui Accademia di Belle Arti e’ stato professore di pittura. Nel 1940, all’eta’ di 21 anni, Lettl come militare dell’esercito tedesco prestò  servizio a Parigi, dove entrò in contatto con gli ambienti surrealisti e realizzò i suoi primi lavori, degli acquerelli dedicati a scene di vita della capitale francese. Dopo la seconda guerra mondiale, rientrato ad Augusta da un campo di prigionia norvegese, Lettl si dedicò completamente all’arte, dipingendo paesaggi e ritratti e affinando un originale stile surrealista. La sua prima grande mostra retrospettiva fu allestita nel 1963 a Monaco di Baviera ed nello stesso periodo divenne membro della Neue Münchener Künstlergenossenschaft.