Sold out dal 4 maggio 2020 su aerei, treni e bus verso Sud. Si teme una seconda ondata, se sì con quali ripercurssioni? La Regione Puglia è pronta a gestire questa eventuale nuova fase? Oltre le dichiarazioni del Governatore della Regione Puglia è richiesta massima cautela ed attenzione da parte di tutti per evitare il peggio.

LA PAROLA AL MINISTRO PAOLA DE MICHELI – «Con la Fase 2 si metteranno in movimento circa 3 milioni di persone sull’intero territorio nazionale, molte delle quali utilizzeranno mezzi pubblici, circa il 10% secondo i flussi stimati», ha spiegato la ministra dei lavori pubblici, Paola De Micheli nel question time alla Camera. «Chiaramente – ha aggiunto – tutti questi adempimenti dovranno essere accompagnati da misure di ‘sistemà per consentire la riduzione dei picchi di traffico e, in particolare, la riduzione dei picchi di utilizzo del trasporto pubblico collettivo, misure modulate in relazione alle esigenze del territorio e al bacino di utenza di riferimento, specialmente nelle aree metropolitane ad alta urbanizzazione, con l’obiettivo di cambiare il concetto di ora di punta nella mobilità cittadina».

LA PAROLA ALLA REGIONE PUGLIA – La Regione Puglia ha predispoto con l’ordinanza del 28/04/2020l’obbligo di quarantena a partire dal 4 maggio per chi rientra per soggiornavi in Puglia da fuori regione, possibilità prevista dal nuovo Dpcm che “in ogni caso” consente “il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. “Questa misura di prevenzione – spiega Emiliano – l’abbiamo introdotta per la prima volta in Puglia con un’ordinanza che ha fatto scuola, emanata l’8 marzo alle 2.31 di notte, per contenere i rischi dell’improvviso esodo dal Nord Italia di migliaia di persone. La nostra ordinanza è intervenuta prima del lockdown nazionale ed è stata la chiave per evitare il diffondersi dell’epidemia in Puglia. Senza di essa avremmo scritto una storia diversa. Sono tantissimi i pugliesi che invece hanno accolto il nostro appello a non rientrare in Puglia per limitare i rischi, e che dal 4 maggio invece potranno tornare. Per questa ragione a tutela della salute pubblica chi rientra da fuori regione per soggiornarvi dovrà segnalare il proprio arrivo sul modulo online o al proprio medico di famiglia, e osservare 14 giorni di isolamento a casa. È un sacrificio necessario per contenere al massimo i rischi ed evitare di vanificare il lavoro di questi due mesi”.

SODDISFATTI DALLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO E DELLA REGIONE ? – Verrebbe da dire “lo scopriremo solo vivendo” ma questa seconda fase è estremamente delicata e non possiamo assolutamente permetterci di abbassare la guardia per evitare il contagio. Atteniamoci scrupolosamente all’utilizzo del distanziamento sociale, delle mascherine e dei guanti per evitare il peggio. La situazione della sanità nella nostra Regione è sotto gli occhi di tutti e occorre grande buon senso da parte della collettività per non mandare in tilt il sistema sanitario della Regione Puglia e della Provincia di Foggia.

 

Michele Antonucci