xylellafastidiosaNella provincia di Lecce continua senza sosta l’emergenza fitosanitaria da Xylella fastidiosa, batterio endemico (trasmesso da insetti cicadellidi) che provoca disseccamenti estesi e rapidi alla chioma degli olivi portandoli al deperimento progressivo nel giro di qualche mese. Si è manifestata un paio di anni fa nel Salento, in agro di Alezio, su di una decina di ettari, per poi diffondersi rapidamente.

I tecnici e dirigenti del Consorzio Peranzana hanno partecipato alle riunioni organizzate dalla Coldiretti Lecce (promosse dal presidente Leo Piccinno) e dall’Assessorato all’Agricoltura Pugliese dove sono stati diramati i risultati dell’ultimo monitoraggio della diffusione del batterio parassita; si stima che gli ettari di oliveto colpiti siano passati in poco più di un anno da 11 a 23 mila circa.

Intanto, nell’ultima riunione tenuta al Mipaaf di Roma sono state definite le proposte di intervento più urgenti per contenere il fenomeno: si è deciso infatti di integrare la proposta di decreto, con cui verrà dichiarato lo stato di emergenza fitosanitaria, peraltro già sottoposto all’attenzione del Comitato Fitosanitario Nazionale, con le misure esecutive che la Regione Puglia si è impegnata a proporre, in vista della riunione convocata per il prossimo 27 agosto.

Più in particolare, oltre all’istituzione di una cabina di regia incaricata di coordinare le varie iniziative, il decreto di emergenza dovrà contenere:

  • dettaglio delle misure da adottare con l’approfondimento degli strumenti normativi più opportuni per poterle tempestivamente attuare;
  • piano esecutivo di intervento, che dia puntuale applicazione al piano di azione già trasmesso alla Commissione Europea e individui gli interventi nazionali aggiuntivi, con particolare riferimento all’ istituzione di una fascia di salvaguardia tra la zona colpita e le aree indenni;
  • attività di ricerca, per completare la conoscenza dei meccanismi di diffusione del contagio e per individuare piante resistenti;
  • modalità di finanziamento del piano di intervento, attraverso le risorse stanziate dalla legge di stabilità 2014 e dal programma comunitario, una volta cofinanziato.

Quanto alle risorse stanziate dalla legge di stabilità 2014 (art. 1, comma 297 della Legge 27/12/2013, n. 147), si precisa che il decreto ministeriale di riparto dello stanziamento tra le varie misure previste (potenziamento servizio fitosanitario nazionale, emergenza Xylella fastidiosa e controllo sementi Ogm) è stato da tempo emanato e che i fondi per far fronte all’emergenza Xilella, come da indicazione della Regione Puglia, sono destinati all’Arif- Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali della Puglia.

“Aspettiamo gli esiti del prossimo incontro dell’Assessore Nardoni con il Ministro Martina – ha annunciato il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, anche se considerata la vasta estensione del problema, la rilevanza economica della coltura per l’intero territorio regionale, riteniamo indispensabile che la Regione Puglia nomini un Commissario ad acta con competenze e poteri trasversali che, coadiuvato da una task forse, affronti il problema sul fronte della eradicazione della malattia e su quello degli indennizzi, per evitare che le imprese olivicole di quella area scompaiano”.

“Uno studio commissionato da Coldiretti Puglia a Sinagri – ricorda il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – ha calcolato e accertato in  € 125,00  il valore medio del danno totale per singolo albero. Pertanto, considerata la vasta estensione del problema e la rilevanza economica della coltura per l’intero territorio regionale e l’obbligatorietà che impone la normativa fitosanitaria comunitaria e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena, è necessario che sia predisposto un efficace programma di prevenzione, controllo ed eradicazione della malattia ed anche uno specifico piano finanziario che destini un capitolo specifico agli indennizzi per le aziende agricole colpite”

E’ opportuno ricordare che l’ufficio tecnico del Consorzio si è già attivato a partire dal mese di ottobre 2013 quando, grazie alla collaborazione dei fitopatologi dell’Università degli Studi di Foggia (prof. Francesco Lops), è stato eseguito un vasto monitoraggio delle aree olivicole dell’alta Daunia. Le segnalazioni pervenute dagli olivicoltori allertati hanno fatto riscontrare, dopo le analisi di laboratorio, infezioni da tracheoverticillosi e da carie del legno, patologie contenibili con razionali interventi di natura agronomica.

Si coglie l’occasione per inoltrare un ulteriore appello agli olivicoltori dell’intera provincia di Foggia affinché non esitino a segnalare eventuali focolai di infezioni e/o presenza di sintomatologie sospette, presso l’Ufficio Tecnico del Consorzio che si rende disponibile per eventuali verifiche in campo al fine di prevenire situazioni fitosanitarie di rischio.