Parco-GarganoIl Parco Nazionale del Gargano esempio di eccellenza per i progetti di geotermia ed efficientamento energetico.

Giovedì 18 settembre il Presidente Stefano Pecorella è stato relatore a Bari alla “Fiera del Levante” nel Convegno “Energie Rinnovabili ed Efficienza Energetica a servizio dei territori”, per illustrare il progetto di efficentamento energetico della sede dell’Ente Parco attraverso la realizzazione di un impianto geotermico, a bassa entalpia, integrato con il solare termico. Primo esempio in Italia.
Il convegno, organizzato dall’Autorità di Gestione del POI Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007-2013, del Ministero dello Sviluppo Economico DG MEREEN, ha visto la partecipazione di qualificati stakeholder istituzionali ed imprenditoriali ed è stato un momento di confronto nella fase conclusiva del ciclo di Programmazione. L’evento è stato un momento di confronto tra i principali interlocutori del Programma che hanno illustrato i risultati e obiettivi raggiunti.

Il Programma Operativo Interregionale Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013 (POI Energia), è finanziato da fondi comunitari e nazionali, ed è il risultato di un intenso lavoro di concertazione tra il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), il Ministero dell’Ambiente (MATTM), le Regioni italiane Obiettivo “Convergenza” ed un nutrito partenariato economico e sociale. L’obiettivo principale è quello di aumentare la quota di energia consumata proveniente da fonti rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica, promuovendo le opportunità di sviluppo locale, integrando il sistema di incentivi messo a disposizione dalla politica ordinaria, valorizzando i collegamenti tra produzione di energie rinnovabili, efficientamento e tessuto sociale ed economico dei territori in cui esse si realizzano.

L’idea di utilizzare la risorsa geotermica nel Parco Nazionale del Gargano il Presidente Stefano Pecorella l’ha presentata sin dal 2012, quando ha organizzato un focus specifico in “Aspettando Mediterre–Evento internazionale per la tutela delle risorse naturali e nella promozione dello Sviluppo Sostenibile”, invitando esperti ed addetti ai lavori a discutere sulla sua fattibilità. Da quell’evento è stato poi siglato un Protocollo d’intesa operativo con il presidente nazionale del CNR. Adesso con l’aggiudicazione di un finanziamento di 350mila euro dal Ministero dello Sviluppo Economico il progetto potrà diventare una realtà e l’Ente Parco potrà dotarsi di un impianto di climatizzazione per la propria sede alimentato con l’energia geotermica combinata con l’energia solare.

Con la risorsa geotermica a bassa entalpia, sarà possibile avere calore con cui riscaldare l’edificio durante l’inverno e raffrescarlo durante l’estate, oltre a produrre acqua calda sanitaria durante tutto l’anno, eliminando così i costi e le emissioni connesse all’uso dei combustibili fossili.

“L’idea di utilizzare la geotermia nel nostro Parco del Gargano è nata dalla necessità di andare incontro ai cittadini ed alle imprese, come quelle degli allevatori, degli agricoltori, della trasformazione latto-casearia ed altre ancora, che attraverso questa tecnologia ad impatto ambientale inesistente, potranno realizzare piccoli impianti ed avere indubbi benefici, per l’abbattimento delle spese a loro carico, per le bollette della luce e del riscaldamento. Il nostro impegno è affinchél’attenzione del governo nazionale e regionale sia rivolto ai più piccoli e non soltanto a dare incentivi alle note multinazionali che realizzano grossi ed impattanti parchi eolici e fotovoltaici, per quanto importanti siano in un rapporto di scala nazionale per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Qualora, infatti, si estendesse la possibilità di avere dei contributi per la realizzazione di piccoli impianti di geotermia sul nostro Gargano, si realizzerebbero due importantissimi risultati: azzerare le emissioni di Co2 in atmosfera dai camini degli impianti di riscaldamento e diminuire il consumo di gas e petrolio per il funzionamento delle centrali che producono l’elettricità. Ditemi se è poca cosa”.