ovile“Con la chiusura dell’ovile nazionale di Segezia, la Capitanata sta per subire un ulteriore scippo. Verrebbe perso un patrimonio storico, culturale, scientifico oltre che un pezzo del sistema economico provinciale”. Ad affermarlo è Franco Bambacigno, segretario generale territoriale della Fai Cisl, sindacato che già aveva lanciato l’allarme per il mantenimento a Foggia dell’istituto allorquando la direzione fu spostata a Bella, in provincia di Potenza. Per la Fai Cisl, “l’istituto è un patrimonio della provincia di Foggia. Esso opera dal 1921 e collabora con varie università e potrebbe anche ospitare – aggiunge Bambacigno – la sede dell’Authority Nazionale per la Sicurezza Alimentare, della quale non si ha più notizia così come della diga di Piano dei Limiti”. L’ovile ha una estensione di 390 ettari ed è dotato di strutture aziendali, compreso un centro di ricerche, oltre ad uffici, laboratori, biblioteca, sala riunione e foresteria. “Auspichiamo che tutti i parlamentari foggiani, senza distinzione di appartenenza politica, facciano sentire la loro voce – conclude il segretario della Fai Cisl – adoperandosi per non far chiudere quest’altro pezzo di storia appartenente al territorio”.