Una graduatoria che colloca l’Università di Foggia al 31esimo posto nel Paese, con un balzo di 5 posizioni rispetto alla graduatoria precedente. Prima in Puglia, in senso assoluto. Seconda nel Mezzogiorno, dietro a quella di Salerno (16esima): e anche nella più sfavorevole ipotesi statistica, ovvero se si dovessero considerare gli Abruzzi una regione del Sud Italia, l’Università di Foggia sarebbe comunque terza dopo l’Università di Salerno e l’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara (27esima). «Dopo la pubblicazione dei dati, peraltro ancora parziali, della seconda VQR 2011-14, per la cui redazione sono stati completamente cambiati i criteri rispetto alla prima VQR 2004-2010, non riportando più – tra l’altro – le penalizzazioni per i docenti scientificamente inattivi, docenti quasi inesistenti all’interno del nostro Ateneo, valuto la graduatoria de Il Sole-24 Ore – commenta il Rettore, prof. Maurizio Ricci – con la soddisfazione e la determinazione di chi si pone più alti traguardi. Siamo una realtà consolidata, una delle più importanti se rapportata alla nostra giovanissima storia: solo quest’anno raggiungeremo i 18 anni della nostra autonomia. Poco possiamo fare da soli rispetto alla capacità del territorio di trasformare formazione e competenze in posti di lavoro: un problema, questo, su cui richiamiamo l’attenzione delle istituzioni regionali e locali, oltre che delle organizzazioni economiche e sociali e degli ordini professionali. Molto ancora, invece, possiamo e dobbiamo fare per attrarre studenti da ogni parte d’Italia: chi studia da noi, deve sapere di poter abitare il mondo. E non lo dico a caso, ma perché, per il secondo anno, Foggia occupa le prime posizioni nazionali della classifica de Il Sole 24 Ore per l’ottimo rapporto tra docenti e studenti, visto che sono state formulate valutazioni molto lusinghiere sui nostri Corsi di Laurea, sull’accesso degli studenti al programma Erasmus, sul processo di Internazionalizzazione e sulla erogazione delle Borse di studio: cerchiamo di essere un Ateneo a misura di studente! Un Ateneo che punta a consolidare e potenziare questi fattori di valutazione, che poi diventano inevitabilmente dinamiche culturali: così come prova l’attenzione riservata ad essi all’interno del Programmazione Triennale d’Ateneo 2016-18, recentemente approvato dagli organi collegiali, a conferma che l’integrazione del nostro Ateneo con un sistema globale di Atenei è la strada da perseguire per consentire ai nostri studenti di non sentirsi isolati e svantaggiati rispetto ad altri. Al contrario, gli studenti sanno che, studiando, possono abitare il mondo: l’Università di Foggia è una delle pochissime in Italia che garantisce ai ragazzi interessati la certezza della partenza all’estero».

La graduatoria 2016 de Il Sole-24 Ore appare ancora più incoraggiante se confrontata alla lunga storia e alla consolidata tradizione di altri Atenei, che magari insistono su territori e contesti socio-economici assolutamente imparagonabili rispetto a quello della Capitanata. La graduatoria – curata come ogni anno dal giornalista Gianni Trovati e commentata dal già presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane prof. Stefano Paleari – è stata redatta sulla base di 12 indicatori sintetici: attrattività (UniFg 48esima), sostenibilità (UniFg 16esima), stage (UniFg 29esima), mobilità internazionale (UniFg 32esima), borse di studio (UniFg 1ª), dispersione (UniFg 49esima), efficacia (UniFg 38esima), voto degli Studenti (UniFg 18esima), occupazione (UniFg 51esima), qualità della produzione scientifica (UniFg 6ª), competitività della ricerca (UniFg 30esima) e qualità dei dottorati (34esima). Il distinguo della graduatoria, entrando nel merito delle valutazioni e dei metodi adottati, verrà pubblicato nei prossimi giorni sul sito de Il Sole-24 Ore.