Prof. Massimo MonteleoneSuperando una agguerrita e qualificata concorrenza, il progetto Up-Running (che come mission favorisce la creazione di filiere bioenergetiche incentrate sull’impiego di residui di potatura delle colture arboree o di legno ottenuto dagli espianti degli arboreti) è riuscito ad aggiudicarsi il finanziamento della Commissione Europea (nel quadro del programma Horizon 2020): pertanto, a partire già dallo scorso aprile, il progetto ha preso formalmente avvio e nei prossimi mesi si cominceranno a valutare i primi risultati.

Il progetto è coordinato dalla Fondazione Circe, con sede a Saragozza (Spagna), e per l’Italia vede il coinvolgimento attivo sia dell’Università di Foggia (Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente) che del Distretto Tecnologico Agroalimentare (D.A.Re.). Dopo la notizia della concessione del finanziamento, sono cominciate inoltre le iniziative progettuali che – come nei prossimi mesi – saranno alla base dello sviluppo dell’intero programma scientifico di Up-Running: un programma che risulti effettivamente in grado di contribuire alla creazione di un sistema territoriale delle biomasse da residui e scarti che generi valore aggiunto ed integrazione di reddito ad ogni passaggio della filiera, a partire dal settore agricolo fino agli utilizzatori finali. Questi, in sintesi, gli obiettivi scientifici del progetto Up-Running, coordinato dal prof. Massimo Monteleone, associato di Agronomia e coltivazioni erbacee al Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Foggia: superare le barriere che attualmente ostacolano la valorizzazione dei residui delle potature di oliveti e vigneti od altri fruttiferi a fini bioenergetici; dimostrare le concrete possibilità di utilizzo di tali residui, per diversificare l’attività agricola, integrare il reddito, garantire l’autoconsumo energetico, nel rispetto della qualità dell’ambiente e della fertilità del suolo; documentare e diffondere casi di successo nonché nuovi, interessanti modelli di business; partecipare ad attività dimostrative a carattere pilota; usufruire di eventi di formazione e di trasferimento tecnologico; promuovere la creazione di nuove filiere produttive che valorizzino l’impiego di tali residui; sviluppare un’azione corale nel sensibilizzare all’utilizzo delle bioenergie da residui agricoli ed esercitare una corretta influenza per attivare misure, programmi e strumenti finanziari da parte dei policy maker, forti del supporto ricevuto dalla Commissione Europea. «Molte, sempre su questi temi, saranno le occasioni d’incontro, gli eventi dimostrativi e i momenti di confronto e di collaborazione, che avranno luogo sia a livello regionale che nazionale – argomenta il prof. Massimo Monteleone –. Smaltita la gioia della ammissione al finanziamento da parte della Commissione Europea nell’ambito della piattaforma Horizon 2020, adesso dobbiamo concretamente e necessariamente passare alla fase operativa del progetto. A breve sarà organizzato un primo incontro aperto a tutti gli stakeholder della provincia di Foggia, a cui faranno seguito quelli che saranno organizzati nella provincia di Bari e di Taranto. Saranno momenti in cui, oltre a illustrare le linee guida del progetto e dei nostri interventi, sarà illustrata anche la breve ma significativa avventura sociale e scientifica di un progetto come Up-Running, che per vedere la luce ha superato una concorrenza davvero molto qualificata: particolare che ci rende ancora più orgogliosi e, al tempo stesso, maggiormente responsabili».