Siamo a pochi mesi dalle urne per scegliere il nuovo Sindaco di Torremaggiore, ad oggi c’è un solo candidato ufficiale nella persona di Lino Monteleone, gli altri ancora non ufficializzano nomi, compreso il PD cosa ne pensi?
Da quello che mi risulta Marco Faienza è candidato sindaco ed ufficializzerà la sua candidatura il 13 marzo con il sostegno di una lista civica. Anche il Movimento 5 Stelle credo che a breve ufficializzerà il suo candidato. Da poco è nata una coalizione civica Rinascita di Torremaggiore (Iniziativa Popolare, Rinascita Cittadina, Movimento Schittulli e Torremaggiore Democratica) ma noto che è composta da aggregati politici estremamente eterogenei tra loro. Ci sono alcune forze chiaramente moderate e di sinistra ed altre di evidente collocazione a destra. E’ una formazione troppo eterogenea! Il PD invece ha una alleanza con Città Nostra ed ha lanciato un appello pubblico alle forze riformiste e moderate e credo che a breve ufficializzerà il suo candidato sindaco. Seppur oramai ai margini della politica da qualche anno, quello che mi ha più stupito in questo periodo è il pressapochismo, la mancanza di idee e di un progetto politico di alcune neonate formazioni politiche o fintamente civiche che partecipavano a riunioni politiche su più tavoli e con visioni della città diametralmente opposte. Ci sono state formazioni politiche che avevano il dono dell’ubiquità, partecipando contemporaneamente a tavoli politici differenti! Tutto questo mi lascia basito, troppa gente scende in campo senza avere le idee chiare. Per la stessa ragione non condivido questo proliferare di finte liste civiche. Ad oggi, l’unica civica vera è Città Nostra, composta da gente che non ha mai fatto attività politica in prima persona e che presenterà una lista di persone che non si sono mai candidate. Le altre non hanno nulla di civico, sono gruppi di gente che ha lunga militanza politica alle spalle e dopo la fine dei partiti si vuole riciclare in questo modo, è un modo per ingannare gli elettori, ma credo che gli elettori non si faranno raggirare. La mimetizzazione dei vecchi politici in liste civiche è triste. Sulla coalizione di Monteleone, che conosco da anni e rispetto come politico, ho notevoli dubbi sulla bontà dell’alleanza politica che lo sostiene ed in particolare la presenza dell’UdC e di Di Iorio che lui ha sfiduciato insieme a noi, non credo sia una scelta coerente con il suo percorso. Il Pd invece, dopo le ultime vicende amministrative, ha deciso di non allearsi con chi ha fatto parte dell’ultima amministrazione, proprio perché se già non si è riusciti a governare insieme in passato, il problema si ripresenterebbe. Ecco, credo che questa tornata elettorale debba avere come motivo ispiratore la conseguenzialità rispetto a quello che si dice: se si parla di rinnovamento, bisogna dimostrarlo nei fatti; se si parla di coerenza, bisogna dimostrarlo nei fatti. Credo che il PD e Città nostra stanno interpretando al meglio questa necessità di ristabilire un rapporto di fiducia con gli elettori e individueranno un candidato sindaco che sia dotato di freschezza ed entusiasmo e soprattutto che abbia a cuore la città.
E tu cosa farai in questa tornata elettorale? I rumors insistono in una tua candidatura.
Ricordo che già dopo l’ultima mia intervista ci sono stati tanti commenti soprattutto da parte dei mei avversari politici. Posso dirti che molta gente che mi stima mi ha chiesto di tornare in campo, ma come ho già detto un anno fa, confermo che non mi candiderò alle prossime elezioni amministrative. Sono e resto del PD e quando il partito mi chiama per dare una mano o un consiglio, non mi sottraggo. Come vedi, a differenza di altri, io mantengo la parola e resto coerente. Il PD ancora una volta non riuscirà ad avere un candidato dell’ala sinistra, non succede oramai dal 1998…
Io sono e resto di sinistra, il PD ha una visione più ampia e moderata. Avere un progetto politico valido non è legato esclusivamente alla figura del candidato sindaco e della sua appartenenza storica alla sinistra. La scelta del candidato è l’ultimo aspetto che avviene dopo aver condiviso un progetto ed un percorso per governare al meglio la città. In passato noi abbiamo avuto problemi con gente che è stata eletta nel PD e poi ha tradito, quindi non è un problema il nome del candidato sindaco, quanto la coerenza e la serietà di tutti gli attori della squadra.
Una coalizione con un centro-sinistra unico e compatto la vedi impossibile o c’è qualche spiraglio?
Il PD è l’unica forza politica di centrosinistra presente nel panorama locale. Le altre forze politiche o movimenti che si richiamano alla cultura di centrosinistra e moderata sono state invitate a partecipare al nostro progetto per il bene della città, ma non mi risulta che abbiano, ad oggi, accettato il nostro invito. Di certo noi non snaturiamo la nostra storia. Gli elettori hanno buon occhio e sapranno premiare chi è coerente.
Un tuo pronostico per le amministrative?
Vedo sicuramente la fase del ballottaggio, visto che probabilmente ci saranno quattro o cinque candidati. Ma mi piacerebbe che si inizi a discutere di idee e di programmi e termini questo valzer di apparentamenti più o meni di interesse che stanno caratterizzando questi mesi. Questa confusione causata dalla finte liste civiche non porterà a nulla di buono a prescindere. Mi appello perciò ai candidati alla carica di sindaco affinché ci sia un confronto chiaro e serrato sul futuro della città.
Credi di avere delle responsabilità politiche per la situazione politica attuale?
Assolutamente non credo di averne. Io sono stato e resto nel PD. Sono uno dei pochi politici che può sbandierare la propria ferma e lunga coerenza e appartenenza politica. Non ho mai cambiato casacca, mai, ne da amministratore, ne da militante. Se ho commesso degli errori o ho fatto bene, questo si è potuto riflettere solo sullo stato di salute del mio partito. Mentre il caos che si vive oggi nella politica torremaggiorese e non solo, è proprio legato alla volatilità di tanti sedicenti politici di cambiare casacca e lista di appartenenza come si fa con una camicia, gente che ha saltato a destra e sinistra minando la stabilità delle amministrazioni o vincolandone l’operato e che oggi si ripresentato sotto mentite spoglie e sotti simboli rigenerati, ma con la stessa volatilità di sempre. Vedrete gente di sinistra che si candidata con candidati di destra e viceversa. C’è chi è transitato o ha tentato di farlo in tutti i partiti dell’arco costituzionale, e ora si presentano come rappresentanti della società civile. Ma per piacere! Questi sono i soggetti che creano caos politico e amministrativo e che spero gli elettori non premino più.
Vedi un accordo tra PD/Città Nostra ed il candidato sindaco Marco Faienza per scendere in campo insieme?
Non credo. Lui scenderà con le sue liste civiche, noi con le nostre liste. Credo che i due percorsi sono distinti.
Cosa ne pensi dello scontro degli ultimi giorni tra Elena Gentile e Michele Bordo?
Sono molto triste per quello che sta accadendo, perché non condivido questo metodo di tirarsi i piatti in faccia attraverso i giornali. Conosco da sempre l’europarlamentare Gentile e penso che ha probabilmente esagerato nella forma su come ha rappresentato alcune questioni politiche. D’altro canto la risposta di Bordo e Piemontese non mi convince. La vicenda delle tessere che riguarda Lucera e Foggia non mi interessa dal punto di vista della regolarità o legalità. Non sono io che ho il compito di fare queste verifiche. Mi turba invece il valore politico di questi comportamenti. Il progetto politico che stiamo mettendo in campo è debole se il confronto si debba fare sul numero delle tessere e credo che ciò va a discapito dell’autorevolezza politica di chi si è prestato a questo sciocco gioco. Mi interessa invece capire se il PD provinciale ha ancora vivo il concetto di comunità, se le scelte sono frutto di una condivisione tra tutta la classe dirigente e nell’interesse generale, o se, invece, sono il frutto di accordi tra pochi, per garantire posizioni privilegiate a qualcuno, o perché di gradimento ai vertici regionali, con scelte che mettono da parte le competenze politiche e favoriscono le amicizie personali. Da vecchio militante non posso leggere sui media che le civiche che fanno capo ad Emiliano (che non hanno nulla di civico perché fatte da gente che fa la politica per professione da almeno ventennio) si stiano organizzando per aderire all’assemblea del PD, con il benestare del governatore regionale. Non è un problema di essere restii al confronto, è proprio un problema di diversità. Provi Emiliano a mangiare la peperonata con la nutella. Se, come credo, è un piatto indigeribile, si rassereni a tener distinti i due percorsi politici. Per la stessa ragione non posso concepire che debbo leggere sui giornali che la scelta del segretario provinciale del PD la si fa in base all’indice di gradimento a Emiliano o, peggio, perché legati da amicizia con qualche rappresentante del governo regionale. Si ritorni al senso di comunità che ho respirato in tanti anni di appassionata militanza. Sia chiaro, il mio intervento è scevro da ogni interesse di sorta, non ho velleità a ricoprire alcun ruolo, ma ho il bisogno di sentirmi ancora parte di un idea di partito che non credo sia solo la mia. Il PD ha un debito nei miei confronti e nei confronti di una intera classe dirigente che negli ultimi vent’anni si è impegnata costantemente e disinteressatamente: quello di dimostrare che non eravamo solo noi a crederci, di dimostrare che tutti sono disposti a mettere da parte gli interessi personali per il bene del partito, di dimostrare che le scelte che si fanno sono le migliori e sono per un idea e non contro qualcuno. Ecco perchè lancio un appello a Michele Bordo e Raffaele Piemontese affinchè mi dimostrino con i loro comportamenti politici che non ho buttato al vento vent’anni della mia vita.
Piano Sanità Puglia targato Emiliano, prima si parla di chiusure dopo di riconversioni. Era tutto già scritto, ovvero c’era un copione per non tagliare Ospedali dove risiedono noti consiglieri regionali e parlamentari?
Premetto che ho conosciuto Emiliano anni fa e ne rimasi affascinato per il grande carisma che ha, ma devo dire che già durante la campagna elettorale non ho condiviso la scelta di candidare tutto e il contrario di tutto, creando, in molte realtà del PD regionale, Torremaggiore compresa, difficoltà e traumi notevoli. Tra l’altro avrebbe vinto comunque perchè il centro destra era diviso. In vista del congresso regionale sta utilizzando le civiche a lui vicine, che civiche non sono, per inquinare e creare ulteriore caos all’interno del PD. Sono convinto che per il PD questo congresso rischia di creare l’apoteosi dell’anarchia. La vicenda del Piano sanitario regionale non mi è piaciuta come è stata gestita ed ho forti dubbi sui risultati ottenuti e su quelli che verranno. Non mi è piaciuto l’isterismo dei territori che hanno fatto battaglie che credo saranno inutili, difendendo più la forma che la sostanza. Ne è conferma la lucida visione di Dino Marino che, analizzando il piano, ha capito che l’Ospedale di San Severo è rimasto di primo livello sulla carta, ma è stato depauperato di parti di reparti e di importanti servizi che creeranno inefficienze e ripercussioni serie sull’intero territorio. Non vi è stata una discussione nel merito che tenesse conto dei dati della mobilità passiva e dei dati statistici epidemiologici. Ora tutti urlano alla vittoria, ma di cosa parliamo?
La proposta della Regione deve essere ancora vagliata dal Ministero, ed ammesso che la ritenga valida, rinvierà il problema tra un anno, quando, nel frattempo, saranno aumentati i disservizi e le difficoltà per le utenze, e i dati confermeranno che si dovrà procedere al declassamento o alla chiusura di qualche ospedale. E’ uno spettacolo che conosciamo e abbiamo vissuto sulle nostre spalle a Torremaggiore.
A proposito di Torremaggiore. Presidio Territoriale di Assistenza San Giacomo: cosa succederà a quella struttura con il Piano Emiliano realmente?
Ancora non è stato attuato il Protocollo di Intesa previsto nel 2011, è vergognoso che l’ASL ad oggi non abbia ancora concretizzato l’accordo previsto con l’allora Sindaco Ciancio. Se queste sono le risposte della riconversione delle strutture ospedaliere che a distanza di cinque anni ancora non vengono attuate, allora Emiliano deve chiedersi se i Direttori Generali che ha nominato lui hanno capacità manageriali differenti da quelli nominati dal governo Vendola, così come ha promesso in campagna elettorale, o ne sono la naturale continuazione.
Nel vecchio Piano Sanitario però l’Ospedale di Lucera non veniva ridotto in quello stato vergognoso…
Per me vanno potenziati i servizi di emergenza/urgenza e servizi ambulatoriali sul subappennino e va potenziato l’Ospedale di Lucera, rendendolo un ospedale di base funzionante. Il territorio del subappennino, con le sue peculiarità morfologiche, va tutelato e va tutelata la salute di chi abita in quelle piccole realtà. Ma ho l’impressione che anche questa presunta salvezza è un palliativo. Con diciotto posti letto è destinato a chiudere poichè i posti letto previsti per legge per avere una struttura ospedaliera minima sono di più. E’ la stessa tecnica utilizzata a Torremaggiore quanto hanno decretato la chiusura del nostro Ospedale.
Reddito di dignità targato Emiliano cosa ne pensi?
Allo stato attuale ancora non parte, anche se di proclami ce ne sono stati tanti. Credo che nella fase dell’attuazione e gestione ci saranno notevoli problemi. Spero non si tramuti esclusivamente dell’ennesima attività assistenziale senza prospettive per risolvere il problema di tante famiglie pugliesi che versano in difficoltà.
Governo regionale un tuo parere, tante promesse fatte in Capitanata. Allungamento pista dell’Aeroporto Gino Lisa e tanto altro che si farà? Una promessa targata Emiliano e disattesa. Il Ministro Delrio ha bocciato la possibilità di volare di Foggia, per lui in Puglia si deve volare solo da Bari e da Brindisi. E 640mila abitanti della nostra Provincia sono obbligati a spostarsi su Pescara o Bari. Che ne pensi?
La Regione Puglia deve impegnarsi con il Governo nazionale per fare in modo che Foggia si doti di un aeroporto degno di questo nome. Così come ci si impegni a raddoppiare subito la SS16 tra Termoli a Foggia. La carenza di infrastrutture nella nostra provincia che, come ho detto ha una elevata estensione e particolarità morfologiche, resta la ragione principale del mancato sviluppo turistico e imprenditoriale.
Governo nazionale un tuo parere
Ci sono provvedimenti che condivido, altri meno. Sul Jobs Act sono critico. I dati comunicati delle nuove assunzioni non coincidono con quelli reali. Nei 640mila assunti a tempo indeterminato dovrebbe dirci Renzi quanti ne sono stati licenziati. Gli stabilimenti balneari assumono a tempo indeterminato da maggio a settembre, ma dopo ti licenziano. Ma anche in altri settori la musica è la stessa.
Emiliano o Renzi candidato premier per il PD chi vorresti?
Mi piace molto Massimo Cacciari, spero torni a fare politica attiva.

Michele Antonucci