rifugio-monte-cornacchiaBiccari non ci sta a non essere un comune montano per un mero aspetto legale e burocratico e sposta il Municipio sul Monte Cornacchia, monte, tra l’altro, più alto di Puglia. In pratica avendo definito il Governo che sono comuni montani solo quelli la cui sede è oltre i 600 metri sopra il livello del mare, il sindaco Gianfilippo Mignogna ha traslocato e si è spostato al rifugio in montagna oltre i 900 metri.

“Biccari – dice Mignogna – secondo la Legge di Stabilità dell’Esecutivo guidato da Matteo Renzi, ha perso caratteristiche e privilegi dei comuni montani, con immediati ed ingenti danni economici ed amministrativi che ricadranno sulla popolazione. Da qualche ora, Biccari, pur mantenendo tutte le caratteristiche e gli svantaggi che conosciamo, non è considerato più Comune di montagna, perché la sede municipale è ‘solo’ a 450 metri di altitudine. Conseguentemente, il nostro ente ha appena subito un ulteriore taglio di 260mila euro di trasferimenti statali ed i nostri cittadini dovranno pagare l’Imu anche sui terreni agricoli entro il prossimo 15 dicembre, mentre fino a ieri sapevano di esserne esentati”.

“Siamo una realtà geografica con centinaia di ettari di boschi, Area Sic e pascoli montani – osserva il sindaco – e un provvedimento simile mette in ginocchio un’intera popolazione. Il tutto, in poche ore, e ad assestamento di bilancio approvato in Consiglio solo qualche ora fa”.

Le proteste contro questa visione del Governo Renzi continuerà: “Stiamo avviando una serie di proteste istituzionali e politiche – avverte Mignogna – semplicemente a difesa del nostro territorio e dei nostri cittadini. Dovrebbe bastare a far capire dove siamo ai poteri romani che partoriscono simili amenità, per far fronte ad improbabili impegni elettorali”.