corpoforestaleNel Disegno di legge “Riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche” (Atto Senato n. 1577) è previsto lo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato ed il passaggio, ancora fortemente indefinito, in altra Forza di Polizia.

La Federazione Regionale dei Verdi di Puglia fa un accorato appello affinchè non venga soppresso il Corpo Forestale dello Stato che, in 192 anni di storia, ha dedicato concretamente la sua attività alla salvaguardia dell’ambiente ed al benessere degli animali e che, ad oggi, non può essere assorbito in modalità subdola e privato della sua identità e della sua ragion d’essere.

A questa campagna i Verdi di Puglia si uniscono e invitano l’opinione pubblica a comprendere l’entità del danno che tale decisione può provocare per l’ambiente, per la sicurezza alimentare e per la legalità.

Già nel 2001 una parte del Governo aveva deciso di distruggere il Corpo Forestale, smembrandolo tra le Regioni ed il  ministro dell’Agricoltura in carica si oppose con ogni mezzo legale riuscendo non solo a far revocare un simile provvedimento ma a rafforzare il ruolo di controllo sul territorio. In quegli stessi anni, furono istituiti il Niab (Nucleo antincendio boschivo), il Naf (Nucleo agro – alimentare forestale per la sicurezza alimentare) e i Nipaf (Nuclei di polizia agro – forestale ). Tali competenze specifiche hanno potenziato il raggio d’azione del Corpo Forestale che si è distinto non solo nella tradizionale azione di contrasto agli incendiari e ai bracconieri ma nell’ambito di problematiche di grande rilevanza quali le semine abusive di Ogm, le truffe agro – alimentari, gli sversamenti illegali di rifiuti (la forestale ha avuto un grande ruolo nell’analisi delle matrici ambientali degli inquinamenti nella “Terra dei Fuochi”), l’individuazione e la segnalazione di discariche abusive.

L’eventuale assorbimento del Corpo forestale dello Stato finirebbe col disperdere uomini che operano in difesa dell’ambiente all’interno di altre forze di polizia che, dovutamente, fanno del contrasto alla delinquenza e della tutela della pubblica sicurezza i loro compiti prioritari, con l’inevitabile passaggio in secondo piano delle innumerevoli e sempre più gravi problematiche ambientali.