folkloreetradizioniUn viaggio attraverso il folklore e le tradizioni dell’Alto Tavoliere per divulgarli quali risorse per le aziende agroalimentari impegnate nella multifunzionalità.

Sarà questo il tema del seminario organizzato dal Gal Daunia Rurale, in programma venerdì 6 novembre, alle 18.00, a San Severo presso il MAT Museo dell’Alto Tavoliere. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale “Cross Border”, che ha già visto iniziative di scambi di esperienza tra diverse regioni europee su questo tema.

Dopo l’apertura da parte delle autorità del Comune di San Severo, il vicesindaco Francesco Sderlenga e l’Assessore alla Cultura Celeste Iacovino, la direttrice del Mat, Elena Antonacci, e il presidente del Gal, Simone Mascia, riferiranno sulle attività messe in atto dai due enti sul tema della valorizzazione del territorio attraverso le tradizioni e le feste popolari.

Gli interventi che seguiranno punteranno a fare un excursus attraverso i vari aspetti del folklore e delle tradizioni dell’Alto Tavoliere, per tradurli non solo in occasioni di valorizzazione, ma anche in spunti per l’organizzazione dell’offerta turistica da parte delle aziende agroalimentari.

Parteciperà al seminario il responsabile nazionale dell’ufficio stampa della Federazione italiana tradizioni popolari, Antonio D’Amico, che esporrà sulle strategie di comunicazione con cui le aziende possono divulgare al meglio le tradizioni, contestualizzandole nella loro attività imprenditoriale.

Seguiranno due operatori culturali del Mat, Antonello Vigliaroli e Graziano Urbano, che porteranno una sintesi di un lavoro di riscoperta e di valorizzazione degli antichi mestieri, che spesso oggi vengono rivalutati anche nelle attività di agriturismi e masserie didattiche.

Antichi mestieri e tradizioni saranno ripercorsi anche in chiave musicale con la partecipazione del musicista Vincenzo Forte, frontman del gruppo di musica popolare Heimarmenè di Lesina, che eseguirà un percorso musicato e commentato di alcuni brani del folklore locale.