socialeurope“Sono molto soddisfatto per quanto detto oggi dal sottosegretario Graziano Delrio in Commissione Politiche Ue alla Camera”. Lo afferma, in una nota, il presidente della Commissione Michele Bordo, del Pd, dopo l’audizione del sottosegretario, svoltasi nell’ambito di un’indagine conoscitiva sull’attuazione e l’efficacia delle politiche europee in Italia con particolare riferimento all’utilizzo dei fondi strutturali .

“In primo luogo – spiega Bordo – il sottosegretario ha assicurato che nel giro di qualche settimana sara’ pienamente operativa l’Agenzia per la coesione territoriale. Si tratta di una struttura sulla cui istituzione ho sempre insistito molto perche’ la giudico indispensabile per accelerare la spesa dei fondi Ue, evitare i rallentamenti, rimuovere gli ostacoli, assistere e supportare Regioni ed enti locali nella preparazione dei progetti. I ritardi accumulati nel ciclo 2007-2013 dei fondi Ue sono infatti da ricercare anche nell’incapacita’ amministrativa e nelle difficolta’ operative delle strutture di supporto dei soggetti preposti alla pianificazione. La piena operativita’ dell’Agenzia per la Coesione territoriale, che si avvarra’ di nuove professionalita’, e’ dunque estremamente positiva al fine di evitare gli sprechi e i problemi  del passato”.

“Condivido a tal proposito – prosegue Bordo – la preoccupazione espressa dal sottosegretario Delrio in merito ai 15 miliardi di euro del ciclo di risorse 2007-2013 che rischiamo di dover restituire all’Europa anche per i ritardi accumulati da alcune regioni meridionali. Proprio per contrarre i tempi di utilizzo dei fondi europei e di realizzazione degli interventi previsti, Delrio ha annunciato un passo avanti, a mio avviso molto significativo: il governo ha scelto di rivedere il codice degli appalti, restringendo il testo in materia alle sole norme indicate dall’Ue ed eliminando tutti quei cavilli aggiunti dalla legge italiana che sono spesso la causa di centinaia di contenziosi e di rallentamento delle opere”.

“Credo inoltre – conclude – che il governo faccia bene ad insistere con la nuova Commissione europea affinché la quota di cofinanziamento nazionale, necessaria per utilizzare i fondi Ue, venga esclusa dai vincoli di spesa comunitari. Sarebbe questo un grande risultato che ci permetterebbe finalmente di ‘liberare’ decine di miliardi, necessari per far ripartire l’Italia”.