lapideiscioperoI lavoratori lapidei del comparto di Apricena sciopereranno il prossimo 8 maggio. La decisione è stata assunta dalle organizzazioni sindacali territoriali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil per protestare contro il mancato rinnovo del contratto provinciale di lavoro scaduto da 28 mesi. Gli addetti del comparto marmifero sono tornati in assemblea generale lo scorso 29 aprile 2014 ed hanno deciso di rafforzare la mobilitazione. “In questi giorni, gli imprenditori del settore si sarebbero riuniti – riferiscono i segretari generali Yuri Galasso, Urbano Falcone e Giovanni Tarantella – decidendo di non aprire il tavolo delle trattative. Secondo Confindustria e Confapi non vi sarebbero le condizioni per discutere del contratto a causa della crisi. I numeri dicono altro ed evidenziano un settore in forte crescita in termini di produttività e di export. Da una semplice valutazione di mercato del prodotto di pietra, si evince un volume d’affari mensile che si aggira intorno ai 10 milioni di euro. Il cuore del distretto provinciale ha segnato cifre da record soprattutto per quel che riguarda l’ export in aumento del 40 per cento. E’ inoltre cresciuta la produttività del 26 per cento.

Ciò nonostante si continua ad ignorare le rivendicazioni dei lavoratori che chiedono il giusto riconoscimento economico e contrattuale. Sono in 1.500 gli operai del settore lapideo della provincia di Foggia in attesa del rinnovo di un contratto provinciale scaduto il dicembre 2011. Nel frattempo nessun segnale di apertura al confronto è arrivato dalle associazioni di rappresentanza delle imprese ed a nulla è valso il tentativo di mediazione del prefetto di Foggia. Di fronte all’ostruzionismo di Confindustria e Confapi, i sindacati hanno indetto per il giorno 8 maggio uno sciopero di 2 ore, dalle 14 alle 16, cui seguirà un corteo dei lavoratori per le strade di Apricena che si concluderà con un comizio in Piazza Municipio tenuto dai segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil.

“La piattaforma per il rinnovo contrattuale che abbiamo presentato oramai da mesi – ricordano Feneal, Filca e Fillea – non si concentra solo sugli aspetti salariali ma vuole essere un utile contributo al rafforzamento e alla crescita del settore. Innovazione, sviluppo tecnologico, crescita dimensionale, qualificazione professionale e sicurezza sono aspetti che vogliamo affrontare per far crescere il comparto e difendere l’occupazione e il potere d’acquisto dei salari dei lavoratori. Tutto ciò, in un quadro in cui le stesse imprese ne uscirebbero rafforzate e – concludono i sindacati – con un occhio attento alla sostenibilità ambientale”.